Cookie Consent by Free Privacy Policy website Come, dove e quando: tutto sul rapporto tra sesso e italiani in vacanza
luglio 07, 2023 - PiratinViaggio

Come, dove e quando: tutto sul rapporto tra sesso e italiani in vacanza

Uno studio di PiratinViaggio svela i dettagli più piccanti di chi viaggia tra luoghi “classici” e insoliti, sex toys e flirt

Sesso ed estate, un binomio  intramontabile: più di un italiano su due dichiara che il sesso in vacanza è più passionale ed avventuroso se confrontato all’attività sessuale della vita di tutti i giorni, con una la percentuale che arriva quasi al 70% per i viaggiatori della Gen Z. Elemento considerato decisivo in questa valutazione dal 30% delle persone intervistate è il maggior tempo libero a disposizione che consente di dedicarsi, senza fretta, a tutti gli “ingredienti” delle fughe più hot come gesti romantici, preliminari e massaggi.

Ad affermarlo PiratinViaggio – la piattaforma italiana del gruppo HolidayPirates Group, il portale di offerte di viaggio più seguito in Italia – che ha condotto uno studio[1] volta a scoprire il legame tra sesso e vacanza: dalla frequenza alla nazionalità di coloro che sono considerati più esperti nei flirt fino ad arrivare ai posti preferiti in cui farlo e ai sex toys.

Cambia la qualità e l’intensità del sesso, ma non la frequenza: quality over quantity

Quasi la metà degli intervistati (47%) dichiara che la vacanza non incide sul numero di volte in cui si hanno rapporti.

Tra le motivazioni principali di chi, invece, fa più sesso in vacanza (il 38% degli intervistati con Gen Z e Millennials-Gen Y in testa, rispettivamente al 41% ed al 40%) vi è la mancanza di stress mentale del tran tran quotidiano (51%), la voglia di sperimentare e lasciarsi andare (25% – dato che sale al 44% per i Baby Boomer) e più momenti liberi da impegni personali e professionali (19%).

Molto meno coloro che ammettono di fare meno sesso (15%) durante le ferie; in particolare per il 31% questo dipende dalla stanchezza derivante dalle attività intense svolte durante il periodo di villeggiatura (come, per esempio, le nuotate, le camminate sotto il sole oppure le visite turistiche) e per il 23% dalla tipologia di alloggio scelta che limita la libertà sessuale (come ad esempio il dover condividere la stanza con altre persone, o “con i figli”, come commentano alcuni rispondenti).

La camera si conferma un must… sul podio anche mare, auto e vigneti

In merito a dove si è già fatto sesso in vacanza la camera del proprio alloggio rimane, con il 90% delle preferenze, il “classicone”. In seconda posizione, a sorpresa, si posizionano la spiaggia e il mare, che si aggiudicano entrambi il 47% delle preferenze. Al terzo posto location altrettanto audaci come l’auto (38%) e il luogo aperto nella natura come boschi e vigneti (37%).

Camera sempre in pole position anche per la Gen Z, la quale sceglie come luogo del cuore anche la macchina (43%) e per i Baby Boomer, particolarmente attivi anche in barca (26%).

I rifugi di montagna e le barche sono tra i luoghi considerati più piccanti e da testare!

Gli italiani si dimostrano altrettanto creativi anche nei desiderata rispetto ai luoghi da provare come contesto del sesso in vacanza: il podio vede come protagonisti al primo posto la barca (38%), al secondo – curiosamente – il rifugio di montagna (35%) e al terzo a pari merito spiaggia e piscina (rispettivamente 29%).

Pochissimi (1%), coloro che rientrano già nella mile high club (slang inglese per definire chi ha fatto sesso in volo), ma tanti quelli che vorrebbero entrarci, oltre il 20% (addirittura il 36% per la caliente Gen Z).

La natura continua ad avere il suo fascino: ben il 24% vorrebbe infatti sperimentare boschi e nei vigneti.

Da non trascurare l’importanza della cultura: il 9% dei rispondenti vorrebbe infatti trascorrere una visita al museo… molto coinvolgente.

Analizzando le differenze di genere, mentre la barca e il rifugio di montagna ottengono da parte delle donne quasi lo stesso numero di preferenze (37% e 36%), a vincere per gli uomini è la barca (42%) distaccandosi maggiormente dal rifugio di montagna che ottiene la stessa posizione dell’aereo (entrambi 33%).

Gli italiani flirtano di più in vacanza, ma attenzione però alla “concorrenza” estera!

Qualora partiste da soli o con amici (come il 27% degli intervistati) e sentiste la necessità di concedervi qualche flirt – nonostante le preferenze degli italiani siano rivolte a un possibile partner di un’altra nazionalità (45%) e con un 47% che considera indifferente la provenienza geografica – gli italiani sono considerati dei grandi amatori.

Gli abitanti del Belpaese sono infatti i maestri indiscussi del flirt in vacanza con il 45% delle preferenze (scelti addirittura dai Baby Boomer al 49%), confermandosi così i latin lover per eccellenza. Tra i viaggiatori internazionali i rivali più focosi da temere sono gli spagnoli, selezionati dal 28% dei rispondenti (persino dal 33% dei rispondenti Millennials/Gen Y), e i brasiliani, scelti dal 6% (percentuale che raddoppia per i Baby Boomer). Una posizione inaspettata, ma degna di menzione va ai viaggiatori dalla Germania e dagli Stati Uniti al 4% (tuttavia, il dato cresce nel primo caso per i Baby Boomer al 7% e nel secondo per la Gen Z quasi al 10%). Il premio per i più timidi va, invece, ai canadesi, australiani e norvegesi (con preferenze tutte ampiamente sotto l’1%).

I sex toys: tabù o occasione mancata?

Sono quasi il 70% gli italiani che dichiarano di non avere nessun sex toys, percentuale che scende al 53% nella Gen Z e sale quasi all’86% per i Baby Boomer.

Ben il 77% dei rispondenti, infatti, non sente la necessità di possederne uno. Mentre per l’11% a incidere in maniera negativa è la paura di venir scoperti con “l’arma del delitto” (fun fact sulla Gen Z: il 62% non ne ha bisogno, il 34% teme di essere beccato).

Ma perché limitarsi ad uno? Dallo studio emerge che chi possiede dei sex toys vincendo tabù e inibizioni non si limita ad uno solo (15%): il 20% dichiara di averne diversi!

Ad andare per la maggiore sono i sex toys per il proprio piacere (61% delle preferenze), a cui seguono quelli per il piacere della coppia (47%) e del partner (31%). Analizzando i dati e differenziandoli per genere si evidenzia poi che il 76% delle donne sceglie il sex toy per sé, mentre il 70% degli uomini per il piacere altrui.

Nel momento di fare la valigia e partire per le #vacanze estive, il 60% dei rispondenti sceglie di non portare con sé il proprio sex toy; il 29% valuta la decisione in base alla destinazione e a con chi viaggia e solo il 10% dichiara di non poterne fare a meno; quest’ultima percentuale raddoppia per la Gen Z (21%) e si azzera totalmente per i Baby Boomer.

Per coloro che lo portano in viaggio, l’attenzione verso il proprio “strumento” di piacere è essenziale per i viaggiatori: se l’87% lo ripone in sicurezza e non ha mai avuto problemi… qualcuno ammette di aver vissuto avventure imbarazzanti ai controlli di sicurezza (6%) o con gli addetti alle pulizie del proprio alloggio (4%).

[1] Allo studio, condotto da #piratinviaggio a fine giugno 2023, hanno risposto 1.500 utenti maggiorenni maggiorenni, distribuiti in tutta Italia.

News correlate

marzo 15, 2024

In un'era caratterizzata dalla crescente consapevolezza ambientale e dall'urgenza di adottare pratiche più sostenibili anche nel p...