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novembre 24, 2021 - Regione Puglia

Cicloturismo come modello di business

Il rilancio del #turismo monta in sella.

4,1 miliardi di euro di spesa e 4,7 milioni di cicloturisti: l’Italia riparte dalla sostenibilità e valorizzazione dei territori, attraverso la #bike economy.

24 relatori, 4 tavoli tematici di lavoro, 42 tra esperti, istituzioni, tour operator, imprenditori e associazioni a confronto nella due giorni del #Puglia #bike Forum.

Per due giorni #bari è stata al centro del dibattito su un tema di grande attualità: la #bike economy, intesa come trend e come volano di sviluppo turistico dei territori.

24 relatori, 4 tavoli di lavoro tematici, 42 tra esperti, istituzioni, tour operator, imprenditori e associazioni: il mondo delle due ruote si è dato appuntamento a #bari dal 19 e 20 novembre 2021 per il primo #Puglia #bike Forum, organizzato da Viagginbici.com nell'ambito del “Piano di Comunicazione del Brand Puglia” dell’Agenzia Regionale del #turismo #Puglia promozione (Avviso Media plan Italia a valere sui FONDI POC #Puglia 2014-20). Un momento di confronto per fare il punto sulle prospettive e le tendenze del cicloturismo in Italia, un segmento che intercetta un pubblico sempre più numeroso e altospendente. Nella “maratona” pugliese sono state presentate case history di successo, buone pratiche sulla promozione della mobilità ciclistica sostenibile, numeri e motivazioni che dimostrano come il cicloturismo sia una nuova importante fonte di reddito e di rilancio turistico dei territori.  

Bike, enogastronomia e cultura i driver del #turismo italiano

Si parte dall’esempio di #bari per capire come una città italiana possa attestarsi tra le prime 5 destinazioni d’Europa. Creare sinergia tra pubblico e privato, investire nelle infrastrutture e nei servizi, favorire la cultura dell’accoglienza, formare il personale, motivare le imprese turistiche. Antonio Decaro, sindaco di #bari, Aldo Patruno direttore del Dipartimento #turismo e Cultura della #regionePuglia e Luca Scandale direttore di #Puglia Promozione hanno sintetizzato così il successo di #bari e della #Puglia come destinazione turistica d’eccellenza, in Italia ed Europa. Da 15 anni inarrestabile. Non si tratta di fortuna, ma del risultato del progetto strategico “Puglia 365”, che grazie a massicci investimenti e al coinvolgimento degli stakeholders ha trasformato la #Puglia in un brand, o meglio uno stile di vita. Apulian lifestyle è infatti il marchio ombrello dell’approccio multidisciplinare allo sviluppo socio-economico voluto dalla #regionePuglia e declinato nelle realtà locali.

Il cicloturismo, insieme all’enogastronomia e alla cultura, sono diventati i driver di questa crescita, che ben si sposano con l’impegno sulla sostenibilità, anche alimentare.

Il cluster del cicloturismo e le 4 grandi direttrici

La bicicletta come prevenzione per la salute, abbattimento dell’inquinamento acustico, volano di rigenerazione urbana, tutela dell’ambiente, integrazione sociale, sicurezza e sviluppo economico. Gianluca Santilli, presidente dell’Osservatorio Bikeconomy, non ha dubbi sul valore del cicloturismo. Dati alla mano, lui e molti altri relatori del #Puglia #bike Forum, tra cui Sebastiano Venneri responsabile di #turismo Legambiente, Pierfelice Rosato dell’Università degli Studi di #bari ed Enrico Ducrot CEO del tour operator Viaggi dell’Elefante, hanno dimostrato che il cicloturismo non è solo settore emergente, ma acceleratore di sviluppo turistico, generatore di buone pratiche sociali, accrescimento culturale. Lo sviluppo, ha sottolineato il prof. Rosato, deve però passare attraverso 4 grandi direttrici: 1) definizione del sistema di governance; 2) qualificazione del sistema dell’offerta; 3) network di filiera; 4) promozione di aggregazioni aziendali #bike oriented. Così si fa sistema. E se la bicicletta è una lente d’ingrandimento sul mondo, ha sottolineato Silvia Livoni esperta di marketing territoriale, i bike hub rappresentano le eccellenze che la lente è in grado di valorizzare.

Destagionalizzazione, internazionalizzazione, diffusione delle presenze sul territorio: gli effetti del cicloturismo sull’economia turistica

Il cicloturismo destagionalizza, attrae molti stranieri, diffonde le presenze su tutto il territorio, allunga il soggiorno, contamina, arricchisce. Per questo motivo, regioni come la #Puglia, il Veneto e l’Emilia Romagna hanno deciso già da molti anni di investire molte risorse in questo settore. Come ha testimoniato Davide Cassani, presidente APT Emilia Romagna, presente al Puglia #bike Forum in collegamento diretto. Chi ha investito nel cicloturismo, anche attrezzando le proprie strutture alberghiere, ha generato ampia marginalità economica. Lo hanno ribadito con forza tutti gli ospiti del #Puglia #bike Forum, sia quelli impegnati nei 4 tavoli di lavoro (Bike Hub, #bike Hotel, Tour Operator e Mobilità sostenibile), che i relatori che dal palco si sono alternati con la sapiente regia di Ludovica Casellati, ideatrice dell’evento, e la conduzione di Marino Bartoletti, giornalista tra i massimi esperti di #sport e volto amato della televisione.

L’Italia, un Paese per ciclisti

L’Italia del dopoguerra si è risollevata anche grazie al ciclismo. Lo ha narrato Ernesto Somma, responsabile incentivi e innovazione Invitalia, con un suggestivo racconto sulla nostra storia. E se la #Puglia è riuscita a mappare 2.600 luoghiadatti allo #sport e a redigere un piano dello #sport che si integra perfettamente con quello delle ciclovie (quella dell’Acquedotto di 400 km. è la più importante e in via di realizzazione); se come ha detto Tommaso Depalma sindaco di Giovinazzo “il cicloturismo non è passione ma valutazione econometrica”; se per raggiungere i grandi numeri si deve fare sistema; se grazie al cicloturismo si crea occupazione, soprattutto dei giovani; se la lentezza è il nuovo frame del #turismo; se la sinergia tra pubblico e privato esiste; se l’Italia, come hanno dichiarato Marina Lalli presidente di Federturismo Confindustria e Francesco Caizzi vicepresidente Federalberghi Italia, ha tutti i numeri per connettersi al mondo su due ruote … è il momento di partire alla conquista di questo nuovo e importante segmento di mercato turistico.


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