L’aumento delle tariffe energetiche pesa sui conti delle famiglie ma anche sui costi delle imprese e rende più onerosa la produzione e la commercializzazione in una situazione fortemente condizionata dall’emergenza Covid. E’ quanto afferma la #coldiretti nel commentare gli aumenti di luce e gas che scatteranno dal primo ottobre secondo quanto stabilito dall’Autorità di regolazione Energia Reti e Ambiente (Arera) con un aggravio per l’elettricità del 15,6% e per il gas delL’11,4%.
L’aumento della spesa energetica ha un doppio effetto negativo perché – sottolinea la #coldiretti – riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo dell’autunno. Il costo dell’energia – continua la #coldiretti – si riflette infatti in tutta la filiera e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione e la distribuzione.
I consumi alimentari degli italiani fanno segnare un calo del 10% nel 2020 per effetto del crollo del canale della ristorazione che non viene compensato dal leggero aumento della spesa domestica, secondo l’analisi della #coldiretti su dati Ismea. La spesa per mangiare degli italiani è tornata indietro di dieci anni su valori del 2010 ed a pesare – conclude la #coldiretti – è la crisi della ristorazione dove l’aumento delle bollette va ad aggravare una situazione di sofferenza per le difficoltà economiche, lo smart working, la diffidenza dei consumatori e il crollo del turismo.
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