Cookie Consent by Free Privacy Policy website A Vinitaly il rinascimento del San Giorgio, storico Superumbrian di Lungarotti
aprile 07, 2019 - Lungarotti Società Agricola

A Vinitaly il rinascimento del San Giorgio, storico Superumbrian di Lungarotti

Il San Giorgio, storica etichetta del Rosso Umbria Igt di #lungarotti, raggiunge il traguardo delle 40 vendemmie e per il suo compleanno debutta a Vinitaly (pad.7/B2, Veronafiere 7-10 aprile) con un’annata, quella del 2016, che ne segna l’evoluzione in chiave moderna. Nato con la vendemmia del 1977, su richiesta di un importatore tedesco che voleva un rosso umbro in grado di competere con i grandi vini da tavola toscani, l’Igt creato da Giorgio #lungarotti - fondatore della cantina, che oggi esporta in circa 50 Paesi del mondo - è divenuto da subito l’emblema del “Superumbrian”. Il San Giorgio rappresentava, infatti, il risultato di una lungimirante e riuscita sperimentazione con il suo triplice uvaggio, Cabernet Sauvignon (50%), Sangiovese (40%) e Canaiolo (10%). “Ricerca, innovazione, ma anche capacità di visione sono gli elementi costanti nello sviluppo dei nostri prodotti” commenta Chiara #lungarotti, da vent’anni alla guida del Gruppo. “Tutti aspetti che ci hanno spinto a inaugurare una nuova era per un #vino storico come il San Giorgio che debutta con un uvaggio rinnovato: Cabernet Sauvignon e Sangiovese in parti uguali. Il risultato è un #vino rosso di grande struttura e da lungo invecchiamento”. Le uve del nuovo “Superumbrian” derivano dal reimpianto del vigneto di Cabernet Sauvignon, che nel 2016 ha raggiunto la sua espressione massima per realizzare vini di grande invecchiamento; mentre il Sangiovese proviene da Vigna Monticchio. Alla fermentazione in acciaio con macerazione sulle bucce per circa 25-28 giorni segue un primo anno di affinamento in barrique e un altro anno di riposo in bottiglia. Il #vino si presenta nel bicchiere con un colore rosso rubino e sfumature violacee, conserva al naso un profumo intenso, complesso ed ampio e richiama al palato il sapore dei frutti rossi. La sua tannicità persistente lo rende, inoltre, particolarmente adatto all'abbinamento con piatti a base di cacciagione, arrosto allo spiedo o formaggi stagionati.

Le novità che riguardano il San Giorgio non si esauriscono solo nell’uvaggio, ma interessano anche l’immagine della bottiglia. L’etichetta che veste l’annata 2016 riporta la firma autografa di Giorgio #lungarotti e raffigura “San Giorgio e il drago” di Raffaello Sanzio; Santo al quale è ancora oggi dedicata la tradizionale accensione dei falò propiziatori nelle campagne del borgo umbro di Torgiano la sera del 23 aprile.

“Questo #vino vuole essere un omaggio a mio padre, coraggioso innovatore e sperimentatore oltre che pioniere della viticoltura in Umbria - conclude Chiara #lungarotti -. Non è un caso quindi che porti la sua firma; un richiamo alla tipica tenacia e tempra umbra unite alla costante capacità di precorrere i tempi”.

Oltre al mercato italiano, il San Giorgio, che nell’ultimo anno ha segnato una crescita complessiva nelle vendite del 78%, trova nella Svizzera il primo Paese europeo di riferimento e riscuote un grande successo anche in Germania e in Lussemburgo. Tra i Paesi extra Ue è particolarmente richiesto in Canada ed in molti Paesi dell’Estremo Oriente, tra cui Giappone, Cina, Thailandia e Corea del Sud.

News correlate

aprile 19, 2024
aprile 19, 2024
aprile 17, 2024

Dalle grandi sfide nascono anche grandi vini.L'Alto Adige conferma in fiera la sua fama di produttore di vini bianchi freschi e ra...

Dopo una lunga attesa, sono stati finalmente presentati "Pactum" e "Aquila Aurea" durante la 56esima edizione del Vinitaly di Vero...

“Chiudiamo un Vinitaly all’altezza delle nostre aspettative: abbiamo riscontrato un’ottima presenza di operatori altamente profila...

Ti potrebbe interessare anche

aprile 17, 2024
aprile 16, 2024
aprile 16, 2024

L'associazione ha organizzato un convegno sulla viticoltura per celebrare il centenario di questo metodo agricolo, nato nel 1924 d...

Visita dell'esponente del Governo allo stand del Consorzio. Il presidente Busi: "La Bce deve tagliare il costo del denaro, che sta...

«Anche il vino può essere un traino per il territorio, a partire dalla qualità delle produzioni fino all'enoturismo, grazie alla c...