“Oggi firmo la Carta di Milano perché si tratta di un documento strategico per la lotta contro la fame e la povertà”. Con queste parole Tereza Campello, Ministro Brasiliano dello Sviluppo Sociale e della Lotta alla Fame è intervenuta al convegno odierno “Politiche Sociali per lo Sviluppo” - Brasile: sconfiggere la fame è possibile”. “Il cibo è un diritto di tutti – ha continuato il Ministro - occorre che i Governi e le aziende collaborino per elaborare politiche pubbliche che garantiscano questo diritto, altrimenti fare in modo che chi vive in povertà abbia il cibo, resta il risultato della filantropia”. Il Ministro dello Sviluppo Sociale ha illustrato i punti del programma “Bolsa Familia”, che dal 2002 al 20013 ha ridotto la percentuale di povertà cronica (mancanza di cibo, di istruzione e di energia elettrica) dall'8.2% all'1.1%. Il programma è rivolto alle famiglie povere ed estremamente povere, con una forte attenzione a bambini e adolescenti (in età compresa da 0 a 15 anni), che rappresentano la parte della popolazione con elevati indici di miseria. Attualmente 14 milioni di famiglie brasiliane beneficiano del programma. Il valore medio corrisposto per famiglia è di 167 real brasiliani al mese. L’investimento totale del governo federale sul programma è pari a R$ 27 miliardi all’anno –che equivale a 0,5% del PIL brasiliano. Il pagamento è fatto direttamente alle famiglie per mezzo di una carta bancaria. Viene data preferenza alle donne, che sono titolari delle carte bancarie: 93% dei beneficiari sono donne. Le famiglie si assumono l’impegno di far frequentare la scuola ai bambini e di accompagnarli ai controlli sanitari ogni sei mesi. Alle donne incinte e alle madri che allattano viene anche richiesto di effettuare anche il test pre-natale e il trattamento post-parto. “Il programma Bolsa Familia è stato solo una delle tante politiche che il Brasile – ha aggiunto il Ministro Campello – ha attuato per abbattere la povertà estrema. Nel 2011 il Governo della presidente Dilma Rousseff ha attuato il Piano Brasile Senza Miseria per per superare l’estrema povertà. Non saremmo arrivati a uscire ufficialmente dalla Hunger Map della FAO nel 2014 se il Governo non avesse svolto azioni concrete”. Tereza Campello ha scelto la platea internazionale di Expo Milano 2015 per presentare le politiche sociali che stanno permettendo al Brasile di crescere e di veder diminuire la povertà cronica, perché l’Esposizione Universale permette “un confronto concreto con le delegazioni di molti Paesi su un tema importate come quello del cibo e della nutrizione”. Il Brasile ha certamente raggiunto importanti traguardi, ma le sfide non sono finite. “Occorre cominciare ad attuare un programma di alimentazione – ha annunciato Campello – che tenga conto non solo dell'apporto nutrizionale, ma anche del valore culturali degli alimenti e della biodiversità”. Presente al convegno anche il Console Generale del Brasile Renan Paes Barreto.
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