Cookie Consent by Free Privacy Policy website Dalla Calabria a Terra Madre, ecco due nuovi Presìdi Slow Food: il pomodorino siccagno di Zagarise e l'arancia belladonna di San Giuseppe
settembre 21, 2022 - Slow Food Italia

Dalla Calabria a Terra Madre, ecco due nuovi Presìdi Slow Food: il pomodorino siccagno di Zagarise e l'arancia belladonna di San Giuseppe

Un pomodorino e un'arancia. Una strana coppia quella composta dai due nuovi Presìdi Slow #food appena inaugurati in Calabria: li raccontiamo insieme, perché entrambi sono in arrivo a Torino per Terra Madre Salone del Gusto, l'evento mondiale dedicato al cibo buono, pulito e giusto e alle politiche alimentari che si svolge a Parco Dora dal 22 al 26 settembre.

L'arancia belladonna di San Giuseppe sarà presentata ufficialmente a Terra Madre il 23 settembre alle 11.30: nello stand della Regione Calabria allestito a Parco Dora è in programma la degustazione della composta di arance, a cura dei cuochi dell'Alleanza Slow #food, in diverse preparazioni, dalla gelateria alla pasticceria. Appuntamento al 24 settembre alle 12, invece, per il pomodorino siccagno di Zagarise: la degustazione, in questo caso, vede protagonista la conserva di pomodorini siccagni.

Il pomodorino siccagno di Zagarise

 

Con l'espressione coltivazione seccagna, in ambito agrario, si definisce quella che non richiede irrigazioni, ovvero in asciutta. Ecco spiegato, in pochissime parole, il segreto del pomodorino siccagno di Zagarise. Una cosa, però, è bene chiarirla subito: non è vero che questa varietà di pomodoro non ha bisogno di acqua. È però senz'altro vero che il suo fabbisogno idrico è infinitamente ridotto rispetto alle altre varietà diffuse in Italia. «Se le piantine vengono trapiantate ad aprile, grazie alle due o tre normali precipitazioni nella stagione estiva il nostro pomodoro riesce a crescere e a dare frutti» spiega Luigi Mangone, referente dei quattro produttori che oggi aderiscono al Presidio. «Una stagione come quella di quest'anno, senza piogge da maggio a luglio, è però un problema anche per il siccagno di Zagarise». 

Decenni per selezionare i semi più resistenti

Ma com'è possibile che una pianta di pomodori sappia resistere a condizioni simili? «Come per tutte le piante, la selezione operata dai contadini ha prodotto un miglioramento nella varietà: anno dopo anno, gli agricoltori hanno scelto le piantine più resistenti e, da quelle, ottenuto i semi per gli anni successivi. In questo modo si è arrivati ad avere piante in grado di sopportare carenze idriche importanti e dalle spiccate caratteristiche di adattamento» aggiunge Mangone. Il pomodorino è coltivato in tutto il territorio di Zagarise, comune del catanzarese che copre un dislivello di quasi mille metri, dai circa 65 metri sul livello del mare del punto più basso fino a quote di montagna: «Il suolo di Zagarise è certamente fertile, ma il fatto che la pianta cresca ovunque è la dimostrazione della sua capacità di adattamento» aggiunge il produttore. Non solo, la selezione fatta nel tempo ha prodotto anche maggiore resistenza ai parassiti: «Le piante oggi sono protette solo con macerati di ortica, di aglio, di peperoncino o di cipolle, soluzioni che vengono irrorate in maniera preventiva» prosegue Mangone.


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