Cookie Consent by Free Privacy Policy website Ucraina: Coldiretti,+53% prezzi grano dopo 1 mese di guerra
marzo 23, 2022 - Coldiretti

Ucraina: Coldiretti,+53% prezzi grano dopo 1 mese di guerra

Semine di primavera dimezzate nel Paese invaso dalla Russia

Non solo carburanti, il prezzo del grano per il pane è balzato del 53% dopo un mese di guerra in #ucraina, ma ad aumentare del 30% è stata anche la soia e dell’11% il prezzo del mais e del 6% destinati all’alimentazione degli animali negli allevamenti. E’ quanto emerge dall’analisi della #coldiretti sulla base delle quotazioni alla borsa merci di Chicago, punto di riferimento mondiale del commercio dei prodotti agricoli.  A pesare è – sottolinea la #coldiretti – la chiusura dei porti sul Mar Nero che impediscono le spedizioni e creano carenza sul mercato mondiale dove Russia e #ucraina insieme rappresentano il 28% degli scambi di grano e il 16% di quello di mais a livello mondiale secondo il #centrostudidivulga.

Una situazione che – sottolinea la #coldiretti – nei paesi più sviluppati sta alimentando l’inflazione ma a rischio c’è la stabilità politica di quelli più poveri con i prezzi del grano che si collocano sugli stessi livelli raggiunti negli anni delle drammatiche rivolte del pane che hanno coinvolto molti Paesi a partire dal nord Africa come Tunisia, Algeria ed Egitto che è il maggior importatore mondiale di grano e dipende soprattutto da Russia e #ucraina. Non è un caso che la Tunisia abbia pubblicato in gazzetta Ufficiale un decreto presidenziale relativo alla lotta alla speculazione per colpire operazioni di deposito o occultamento di beni e merci con l'obiettivo di creare una penuria o turbativa del mercato.

Una emergenza mondiale che riguarda direttamente l’Italia che è un Paese deficitario ed importa addirittura il 64% del proprio fabbisogno di grano per la produzione di pane e biscotti e il 53% del mais di cui ha bisogno per l’alimentazione del bestiame, secondo l’analisi della #coldiretti dalla quale si evidenzia peraltro che l’Ucraina è il nostro secondo fornitore di mais con una quota di poco superiore al 13% ma garantisce anche il 3% dell’import nazionale di grano secondo lo studio Divulga.

Una emergenza destinata a durare poichè – riferisce la #coldiretti - l’Ucraina ha annunciato che per effetto della guerra in primavera riuscirà a seminare meno della metà della superficie a cereali per un totale di 7 milioni rispetto ai 15 milioni previsti prima dell’invasione Russa. Una notizia che è stata accompagnata dall’ annuncio del ministro dell'Agricoltura ucraino, #romanleshchenko sulla necessaria limitazione delle #esportazioni nazionali per garantire la sopravvivenza della popolazione. Un blocco che – conclude la #coldiretti - riguarda anche l'esportazione di fertilizzanti dall'Ucraina che lo scorso anno ne ha esportati 107mila tonnellate in #Italia, secondo l’analisi del #centrostudidivulga.