Cookie Consent by Free Privacy Policy website Lavoro: Coldiretti, al via click day per 42mila stagionali stranieri
gennaio 31, 2022 - Coldiretti

Lavoro: Coldiretti, al via click day per 42mila stagionali stranieri

Scatta il primo febbraio il click day per l’ingresso di 42mila lavoratori stagionali stranieri che in una buona parte saranno impegnati in agricoltura dove gli occupati a tempo determinato rappresentano il 90% del totale. Lo rende noto la #coldiretti nel sottolineare che l’appuntamento per gli stagionali segue quello del 27 gennaio 2022 per l’assunzione di lavoratori non stagionali e lavoratori autonomi secondo quanto fissato dal Decreto flussi 2022 che riguarda complessivamente quasi 70mila lavoratori stranieri. La possibilità di ingresso è importante – sottolinea la #coldiretti – per salvare i raccolti e garantire con la ripresa dei contagi Covid l’approvvigionamento alimentare in un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri nonostante la crescita di interesse tra gli italiani. Con la piena ripresa delle attività agricole è facile prevedere l’accentuarsi della mancanza di lavoratori necessari nelle campagne in un momento in cui con la pandemia da Covid – continua la #coldiretti – si è aperto uno scenario di incertezza, accaparramenti e speculazioni che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali come l’energia e il cibo. In questo contesto – sottolinea la #coldiretti – l’apertura delle frontiere agli stranieri rischia però di essere vanificata dal fatto che molti braccianti provenienti da Paesi extracomunitari non possono lavorare in quanto sono vaccinati con il siero russo Sputnik o con quello cinese Sinovac, che non sono riconosciuti in Italia ed in Europa. Un limite che va superato anche considerando il fatto che un prodotto agricolo su quattro viene raccolto in Italia da mani straniere che hanno trovato regolarmente occupazione in agricoltura. Si tratta soprattutto – sottolinea la #coldiretti – di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese, spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli. Ma per salvare le produzioni Made in Italy occorre anche – conclude la #coldiretti – dare la possibilità a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani di poter essere impiegati nei campi attraverso una radicale semplificazione del lavoro agricolo. Un provvedimento che interesserebbe almeno 25mila italiani in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà.

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