Nella medesima occasione sono stati consegnati i Premi Eccellenza di Toscana a produttori ed aziende del territorio distintisi per innovazione, tradizione, comunicazione ed etica aziendale. Consegnati anche gli attestati ai produttori premiati con quattro tralci nella Guida AIS Vitae 2022
L'Eccellenza di Toscana del ventennale chiude i battenti con un importante successo di pubblico, nel primo appuntamento di degustazione in presenza organizzato da #aistoscana dopo il lungo stop dovuto alla pandemia. Sono stati numerosi infatti i visitatori che nella due giorni alla Stazione Leopolda hanno degustato ai banchi d'assaggio e nelle Masterclass guidate gli oltre 900 vini selezionati dalla Guida AIS Vitae 2022 tra oltre 140 produttori rappresentativi delle più significative denominazioni regionali.
"Siamo contenti che il pubblico abbia risposto così calorosamente - ha affermato il Presidente di #aistoscana Cristiano Cini - perché anche se il periodo non è certamente dei migliori abbiamo avuto la dimostrazione che la gente sente il bisogno di tornare a vivere la normalità. Per noi è stata un'edizione molto particolare, la prima occasione di confronto diffuso dopo mesi di connessioni remote e incontri virtuali. È stato bello ritrovarsi, condividere e scambiarci feedback dal vivo sulle prospettive della nostra professione anche alla luce dei cambiamenti che sono intervenuti nel settore durante i mesi di chiusura forzata. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell'evento in particolare i produttori che hanno creduto ancora una volta in noi e i 160 sommelier che hanno prestato il loro servizio - ha proseguito - dimostrando ancora una volta che quando si fa squadra con un obiettivo comune si può arrivare lontano. Storicamente abbiamo percorso molta strada da soli ma abbiamo capito che lavorare insieme è vincente e la coesione ti permette di arrivare laddove da solo non potresti. L'importante – ha concluso Cini - è parlare sempre più tra istituzioni, qualità professionale al più alto livello e chi fa associazionismo con i valori più alti, in modo da avvicinare tanti appassionati trasferendo conoscenze e cultura del vino e dei territori in più per godersi questo mondo".
Apprezzate e partecipate le iniziative delle due giornate, tra cui le esclusive Masterclass e le scuole di degustazione ormai consolidate come Wine School e Oil School, ma anche le new entries Spirit School, Balsamic School e Coffee School, dedicate rispettivamente al vasto mondo dei distillati, all'Aceto Balsamico di Modena - a cura del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena – e al caffè, a cura di B-Farm.
Tra gli appuntamenti di punta della seconda giornata, la firma dell'accordo tra Movimento Turismo del #vino e AIS Toscana ed in particolare, la consegna da parte del Presidente di #aistoscana Cristiano Cini del Premio Osvaldo Baroncelli a Gabriele Gorelli, primo #master of Wine italiano, per il forte legame intercorrente tra questo e lo storico Presidente di #aistoscana, recentemente scomparso.
Nato e cresciuto a Montalcino 37 anni fa, #gabrielegorelli – sommelier AIS dal 2011 - è stato il primo italiano a ottenere il prestigioso titolo di #master of Wine, rilasciato dall'omonimo istituto nato in Gran Bretagna nel 1955. Dopo sei anni di preparazione particolarmente intensa – circa 40 ore di studio alla settimana e una media di 48 voli presi all'anno – nel 2021 è arrivato ad ottenere quel riconoscimento di cui fino ad oggi possono fregiarsi in pochissimi in tutto il mondo: circa 420 persone. Il che ne fa un perfetto ambasciatore della toscanità.
"Mi ha sempre affascinato la conoscenza del vino – ha raccontato Gabriele Gorelli – l'essere un collettore tra chi il #vino lo fa e chi lo consuma. Mi sono avvicinato a questo mondo proprio grazie ad #aistoscana, per la quale provo un fortissimo senso di appartenenza, che mi ha dato tutto quello che serviva e che ancora oggi serve per diventare #master of Wine, a partire dall'aspetto relazionale ed associativo che mi ha fatto crescere in ambito professionale e personale. Per me è infatti doppiamente bello poter parlare di come lo sono diventato, accoppiando quest'esperienza con l'Istituto dei #master Of Wine al mio percorso in #aistoscana, di come proprio grazie a questa mi sono appassionato sempre più e creato una base formativa eccellente soprattutto dal punto di vista della sensibilità alla degustazione – ha aggiunto – perché acquisire la terminologia appropriata e la capacità di categorizzare specifici vini è stato fondamentale. Per me è stato un atto di incoscienza cercare la scalata al #master of Wine perché non si conosceva abbastanza quanto questo titolo fosse difficile da ottenere: essere arrivato è quindi un sogno, ma credo che sia proprio questo lo spirito giusto, ovvero viverla come un'esperienza che ti carica perché nessun altro prima di te ha raggiunto questo obiettivo. Il mio oggi è che sempre più persone ce la facciano ad ottenerlo e questo è uno degli elementi che accomuna AIS con #master of Wine: la volontà di aggregare e portare dentro le persone. Oggi – ha concluso - ci sono dei progetti molto contemporanei di commistione e volontà di intrecciare enoturismo, #vino, passione, formazione ed educazione. Vedo in questa commistione di intenti un bel futuro per la Toscana, soprattutto perché questa regione ha veramente tanto da offrire al mondo".
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