Cookie Consent by Free Privacy Policy website UE: Coldiretti, bene stop deforestazione a tavola, da carne a olio
novembre 15, 2021 - Coldiretti

UE: Coldiretti, bene stop deforestazione a tavola, da carne a olio

Prandini, import rispetti regole su salute, lavoro e ambiente

“E’ necessario che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute” E’ quanto afferma il presidente della #coldiretti #ettoreprandini nel commentare positivamente la proposta della Commissione europea di negare l’accesso al mercato Ue a quei prodotti come carne e olio di palma che sono ottenuti dalla deforestazione. 

Le importazioni di olio di palma in Italia – sottolinea la #coldiretti - hanno superato lo scorso anno il miliardo di euro, per la maggioranza proveniente dall’Indonesia, con preoccupazioni sull’impatto ambientale per il disboscamento di vaste foreste e perplessità sugli effetti sulla salute. A preoccupare – continua la #coldiretti - sono anche le conseguenze degli accordi di libero scambio che l’Unione Europea sta negoziando con i Paesi del Mercosur di fronte alle devastazioni delle foreste amazzoniche per far spazio alle coltivazioni e all’allevamento per la produzione di carne destinata all’esportazione. nell’ accordo – precisa la #coldiretti – sono, infatti, le agevolazioni concesse nell’accordo a prodotti come la carne dal Brasile.

“La proposta di regolamento che sarà pubblicata mercoledì dalla Commissione europea rappresenta un primo passo nella giusta direzione per avvicinare sempre più gli standard produttivi dei prodotti importati a quelli sempre più stringenti europei” conclude Prandini nell’auspicare che “questo sia solo un primo tassello in un disegno più complessivo di eliminazione del dumping non solo ambientale ma anche sociale che mette a rischio la competitività delle imprese agricole europee esposte alla concorrenza sleale per quanto riguarda norme ambientali e diritti dei lavoratori”.