Cookie Consent by Free Privacy Policy website Royal Palace Luxury Suites: nel cuore di Torino un nuovo hotel ricco di charme e storia, appartenuto all'ex sindaco
novembre 05, 2021 - Royal Palace Luxury Suites

Royal Palace Luxury Suites: nel cuore di Torino un nuovo hotel ricco di charme e storia, appartenuto all'ex sindaco

La famiglia Buttatti acquisisce un nuovo hotel 5 stelle: Royal Palace Luxury Suites

La famiglia Butatti, già proprietari e gestori del Grand Hotel Sitea, 5 stelle nel cuore di #torino, dove si trova il ristorante stellato Il Carignano, capitanato dallo chef Fabrizio Tesse, inaugurano per la stagione il nuovo #royalpalaceluxurysuites: solo 6 suites collocato proprio di fronte alla casa madre, il Grand Hotel Sitea.

Un soggiorno di extra #lusso, con un maggiordomo a disposizione per soddisfare le richieste degli ospiti delle 6 camere, in una cornice da sogno, Palazzo Luserna Rorengo già di Piossasco di Rivalta, vincolato dalla Soprintendenza delle Belle Arti, soffitti affrescati e arredi d'epoca, offre in esclusiva ai propri ospiti una piccola SPA interna equipaggiata con sauna, doccia emozionale e bagno turco.

All'interno delle suites è possibile usufruire del Room Service del bistrot Carlo & Camillo e su prenotazione è possibile organizzare una cena con show-cooking dello chef Fabrizio Tesse, stella Michelin.

Tutte le camere hanno delle metrature importanti, situate al primo piano nobile del palazzo, dai 49 ai 83 mq, dispongono di balconcini a vista, ristrutturate con pezzi di modernariato, soluzioni creative e soppalchi d'avanguardia, che si integrano con soffitti affrescati e cornici dorate. Le stanze condividono la sala principale della struttura con pavimento originale. 

La Storia

Palazzo Luserna Rorengo di Rorà – già Piossasco di Rivalba si trova nel cuore di #torino, in via Cavour 13. Da fonti storiche si sa che a fine Settecento, passa nella proprietà del Marchese Maurizio Luserna Rorengo di Rorà, che lo ricostruisce e lo integra (negli anni 1779 – 1781) su disegno dell'Architetto di corte Benedetto Alfieri, e dei suoi allievi, per fruire di una fastosa abitazione nella città, centro del Regno, in alternativa al palazzo di famiglia a Bene Vagienna (Cn), già degli Oreglia che, a seguito del matrimonio del Marchese Maurizio con Adelaide Oreglia di Novello, prende il nome di "Lucerna di Rorà".

In generale, l'opera dell'Architetto Benedetto Alfieri, si può leggere come un ripensamento in chiave settecentesca di elementi del barocco guariniano, alla luce del classicismo di Juvarra di cui è successore quale architetto della Corte Sabauda.

Infatti nella #torino di metà secolo, rinnovata a fondo con #lusso ed eleganza, in rivalità con la Francia, sotto il regno di un Re, Carlo Emanuele III, amante delle arti, Benedetto Alfieri dispiega nei palazzi nobiliari da lui progettati, il suo grande talento di architetto di corte e squisito decoratore d'interni come testimonia la raccolta di suoi disegni, conservati all'Archivio di Stato di #torino.

Il Palazzo Luserna, in particolare, è realizzato in uno stile sobrio, improntato a semplicità di impianto e nobile grandezza, arricchita da un apparato decorativo di grande raffinatezza, sia per le parti dipinte che per quelle a stucco, con la presenza di meravigliosi pavimenti in legno intarsiato e in seminato a mosaico che si sono ben conservati fino ai nostri giorni, nonostante interventi di restauro realizzati nell'arco di più di due secoli.

Il palazzo fu l'abitazione del Marchese Emanuele Luserna di Rorà, Sindaco di #torino Diventò sindaco di #torino all'inizio del 1862, all'indomani dell'unificazione italiana. Durante il suo mandato #torino perse il ruolo di capitale d'Italia, che fu assegnato a Firenze nel 1864. La notizia provocò accese proteste in piazza San Carlo, davanti alla sede della prefettura, che furono represse nel sangue, con ben 52 morti. Per la città iniziò un periodo difficile, con la perdita non solo di prestigio ma anche di posti di lavoro: solo nel primo anno #torino perse 32.000 dei suoi 224.000 abitanti.

Luserna di Rorà rifiutò l'indennizzo offerto dal governo italiano, dichiarando «Torino non è in vendita» e individuò chiaramente la necessità di trovare alla città una nuova vocazione, fissando le priorità nel miglioramento dei trasporti e delle fonti di energia e nello sviluppo dell'educazione e del turismo. Avviò così un intenso programma di industrializzazione che fu seguito anche dai suoi successori e contribuì a portare #torino all'avanguardia dell'industria italiana. La sua città gli ha intitolato una via nel quartiere Cenisia. 

Royal Palace Luxury Suites

Palazzo Luserna Rorengo di Rorà – già Piossasco di Rivalba

Via Cavour 13, Torino