Cookie Consent by Free Privacy Policy website Crisi tour operator e agenzie viaggi, attendiamo risposte urgenti
settembre 23, 2021 - Comitato Turismo Organizzato

Crisi tour operator e agenzie viaggi, attendiamo risposte urgenti

Dopo l’incontro del 8 settembre con i segretari di stato Gatti (Finanze) e Pedini Amati (Turismo) NON ABBIAMO ANCORA NESSUNA RISPOSTA, aspettiamo impellenti misure a supporto del settore allo stremo con una crisi epocale che nessun operatore economico può immaginare se non le agenzie di viaggio e i tour operator.

La situazione attuale è la seguente sino ad agosto spiagge piene, agenzie di viaggio e tour operator vuote come ancora oggi. Per ADV e T.O. non c’è alcun rimbalzo d’agosto la ripresina estiva della ricettività, guidata dai vacanzieri italiani, non si è estesa al #turismo organizzato, che continua a soffrire come lo scorso anno, con fatturati in calo del 90% rispetto all’estate pre-COVID del 2019. Un’estate in profondo rosso che rischia di trasformarsi in un autunno nero: una crisi senza precedenti che dura ormai da 19 mesi e che potrebbe lasciare definitivamente senza lavoro nelle prossime settimane oltre il 60% degli occupati del comparto, per un totale di oltre 250 persone tra imprenditori e dipendenti. A lanciare l’allarme è CTO (Comitato #turismo Organizzato) tramite il nuovo rappresentate del comitato nominato nell’incontro odierno Luca Ruco.

“Senza un rapido intervento inizieranno le chiusure e i licenziamenti. Ci aspettiamo un segnale deciso in risposta dal Governo, coinvolgendo anche i sindacati, per mettere a punto un piano mirato per salvare il comparto: servono nuovi sostegni diretti alle imprese – gli ultimi sono stati stanziati a marzo e elargiti a giugno dall’esecutivo (pressoché irrisori) – per primo serve subito un iniezione di liquidità nelle aziende tramite fondo perduto, anche un aiuto per l’accesso al credito (senza merito creditizio e sopra-tutto con garanzia statale 100%) visto che #sanmarino a differenza della vicina Italia, non ha cassa depositi e prestiti mettendo sempre più conflitto tra imprenditori e banche, non concedendo prestiti, inoltre un prolungamento della cassa integrazione fino a tutto il 2022, agevolazioni sugli investimenti in tecnologia, formazione e ammortizzatori Sociali “riformati” magari ipotizzare un rientro sul posto di lavoro da parte del dipendente in CIG o in Mobilità a totale costo dello stato. Il tutto ovviamente per iniziare una sorta di ripartenza che ovviamente senza entrate, allo stato attuale, le aziende non possono sostenere costi a differenza dei vicini competitor italiani. Rimaniamo in attesa di risposte rapide per non preannunciare il peggio rimarca Ruco del CTO e spero proprio di non dover dare inizio a proteste date da un malcontento generale.

Prima di concludere un’ultima precisazione, il CTO è formato da imprenditori che vivono e credono nella realtà della Repubblica del Titano, pertanto chiediamo massimo rispetto della problematica da parte di tutta la politica e non vogliamo entrare in giochi futili ed utili solo a strumentalizzazioni politiche e non alla risoluzione del problema.

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