Cookie Consent by Free Privacy Policy website Prezzi: Coldiretti, stop caropasta con piu’ grano italiano
settembre 18, 2021 - Coldiretti

Prezzi: Coldiretti, stop caropasta con piu’ grano italiano

Il balzo dei prezzi della #pasta può essere affrontato con una adeguata programmazione che consenta di aumentare la #produzione di grano duro italiano in una situazione in cui l’Italia importa circa il 40% del grano di cui ha bisogno. E’ quanto afferma la #coldiretti in riferimento all’ aumento del prezzo della #pasta dovuto al dimezzamento dei raccolti in Canada che è il principale produttore mondiale e fornitore dell’Italia. Per fermare le speculazioni e garantire la disponibilità del grano e degli altri prodotti agricoli – sottolinea la #coldiretti - occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di #produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali. Ci sono le condizioni per incrementare la #produzione di grano in Italia dove – precisa la #coldiretti - è peraltro vietato l’uso del diserbante chimico glifosato in preraccolta, a differenza di quanto avviene in Canada. L’Italia – continua la #coldiretti - è il secondo produttore mondiale con un quantitativo di 3,85 milioni di tonnellate ma è anche il principale importatore perché molte industrie anziché garantirsi gli approvvigionamenti con prodotto nazionale hanno preferito acquistare sul mercato internazionale approfittando delle basse quotazioni dell’ultimo decennio. Ora – precisa la #coldiretti - la situazione è cambiata anche sotto la spinta dell’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano voluto dalla #coldiretti che ha favorito il boom delle paste 100% Made in Italy. “Ci sono quindi le condizioni per rispondere alle domanda di italianità dei consumatori ed investire sull’agricoltura nazionale che è in grado di offrire produzioni di qualità realizzando rapporti di filiera virtuosi con accordi che valorizzino i primati del Made in Italy” ha concluso il presidente della #coldiretti Ettore Prandini.

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