Cookie Consent by Free Privacy Policy website Prunella Meschini: la qualità del caffè italiano parte dalle persone. Occorre restaurare l’immagine del Made in Italy in questo comparto!
agosto 02, 2021 - Le Piantagioni Del Caffè

Prunella Meschini: la qualità del caffè italiano parte dalle persone. Occorre restaurare l’immagine del Made in Italy in questo comparto!

A seguito dell’articolo pubblicato da La Repubblica in data 27 Luglio ("Caffè, il più clamoroso equivoco gastronomico d’Italia”) e alla conseguente risposta di IIAC ("L’Espresso Italiano è equilibrato, non come le spremute al limone specialty”), Le Piantagioni del Caffè, nella persona di #prunellameschini, figlia del presidente #enricomeschini, nonché responsabile di ricerca e sviluppo del prodotto per il torrefattore di Livorno - primo in Italia nel 1994 ad affrontare il tema dei caffè speciali - desidera commentare questo tema al fine di creare una discussione costruttiva che possa portare bene al nostro paese, in particolare al settore della caffetteria e della torrefazione.

“A livello internazionale, quando un barista competente seleziona il torrefattore da cui rifornirsi, difficilmente pensa a un torrefattore italiano” inizia #prunellameschini, che continua: “Dale Harris, - ad esempio - Inglese, World Barista Champion 2017, come riportato dal Washington Post, ha paragonato l’espresso italiano a quello che per i newyorkesi è l’hot dog: 'It’s super cheap. It’s super authentic. No, it’s not objectively good.’ (È super economico, è super autentico. No, oggettivamente non è buono). Purtroppo, è così che il caffè italiano viene visto all’estero da coloro che domandano qualità e questo per noi rappresenta un grande tema di sofferenza: personale, e per il marchio del Made in Italy”.

“Siamo la patria del buon gusto, della dieta mediterranea, del cibo inteso come fondamento della nostra cultura e della nostra tradizione. Attraverso grandi maestri pasticceri e grandi chef riconosciuti internazionalmente ci siamo evoluti, non restando esclusivamente ancorati alla tradizione, ma divenendo un faro di innovazione.

Vorremmo che ciò accadesse anche per il caffè, ma riteniamo che le opportunità di intraprendere questo percorso non risiedano nello scontro o nella critica tout court del mondo del caffè italiano, così come non possano essere colte se continuiamo a negare ciecamente i problemi oggettivi che affliggono il nostro settore e il nostro mercato.

È necessario ripartire dal valore della tradizione e basare su di esso un’evoluzione qualitativa e culturale che porti il caffè italiano a riconquistare la dignità e il ruolo di guida che gli competono anche a livello internazionale. È il mondo che ce lo sta chiedendo!”

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare