Da Settembre tante le occasioni per celebrare questo prezioso frutto nella piccola città giardino di #merano.
Nessun enologo è in grado di valutare con certezza quando potranno essere i giorni della tanto attesa vendemmia; dipende dalla maturazione del frutto che è condizionata da fenomeni atmosferici e naturali. Però una cosa è certa; durante la vendemmia c'è sempre molto entusiasmo e tanti sono i modi per celebrare il momento e per sfruttare questo prodotto molto importante offerto dalla terra: l'uva. A #merano il mese di settembre e quello di ottobre, girano intorno al prezioso grappolo e tante sono le occasioni che ce lo ricordano.
Festa dell'uva – (16 e 17 ottobre 2021)
Anche quest'anno il terzo fine settimana di ottobre (16 e 17) si svolgerà la tanto celebrata Festa dell'Uva, seppur con una formula rivista. Tanta musica tradizionale, anche reinterpretata, passeggiate a tema con lo Jodel, cori e canto, masterclass classic & nature per chi vuole sapere di più sulla storia, la produzione e la degustazione dei vini. I carri allegorici più noti saranno esposti e potranno essere ammirati nelle piazze principali. I tanto amati "Saltner" (protettori storici dei vigneti) e delle copie con costumi tradizionali gireranno in città. Ovviamente non potrà mancare il Mercato Meranese con i suoi prodotti buoni e genuini tanto come il territorio dove sono cresciuti. La Festa dell'uva esiste dal 1868 ma negli anni ha saputo cambiare il proprio concetto diventando una festa tradizionale e dinamica al tempo stesso, con un programma ricco e interessante.
Il Museo dell'uva – presso la Cantina di Castel Rametz
Il Museo dell'Uva si trova presso la Cantina di Castel Rametz, nel quartiere di Maia Alta.
La cantina grande venne edificata nel 18° secolo ed è senz'altro una delle più belle del Burgraviato. Costruita completamente in pietra, rappresenta un notevole esempio d'arte architettonica; con le sue botti in rovere ordinatamente allineate e illuminate. Nella cantina piccola, invece, che risale addirittura al dodicesimo secolo, maturano i pregiati vini in Barrique.
Le quattro ampie sale del museo del #vino espongono gli interessanti attrezzi utilizzati per la viticoltura. Attrezzature che, in parte dimenticate, sono state raccolte e restaurate con un minuzioso lavoro, nel corso di parecchi decenni, e che comprendono strumenti per la lavorazione del terreno, per la vendemmia, per la vinificazione e per il trasporto, oltre ai più antichi mezzi utilizzati per la lotta ai parassiti.
Cura dell'uva - Traubenkur
L'uva, oltre ad essere un frutto delizioso e la base per i numerosi vini pregiati altoatesini, è anche nota per le sue proprietà benefiche. Una particolare qualità è quella "curativa" che è coltivata proprio a #merano, la Schiava Grossa, un frutto composto per l'80% d'acqua e per il 15 / 20% da zucchero. La cura dell'uva, dalla tradizione centenaria, prevedeva l'assunzione giornaliera tra 300 e 1.000 grammi d'uva, alla mattina a stomaco vuoto e prima di una cena leggera. Dopo il trattamento si consigliava una passeggiata. Prendendo spunto da tale tradizione, molti centri benessere hanno iniziato a prevedere dei trattamenti a base d'uva. Ancora oggi, chi visita #merano nel mese di settembre ha la possibilità di gustare il succo d'uva appena spremuto in molti locali del centro. Il luogo però più particolare e affascinante in cui fare un'esperienza, come ai vecchi tempi, è il chioschetto del Sig. Hans Tommasi, sulla Passeggiata Tappeiner, che si affaccia verso le vigne in cui lui stesso raccoglie l'uva che poi spreme al momento.
La cosmesi e l'uva presso le Terme Merano
Le Terme #merano offrono anch'esse attenzioni al frutto prestigioso. Ad esempio esiste lo scrub e degli impacchi nutrienti all'uva ed è anche usata nei trattamenti viso firmati Terme #merano, per le intense proprietà protettive e antiossidanti. Terme #merano propongono, inoltre, un peeling al sale dell'uva dell'Alto Adige. Il prezioso resveratrolo della buccia è considerato un antiossidante naturale e offre un'alta protezione cellulare contro le influenze ambientali.
La cantina di Merano
Il 1° luglio 2010, a seguito della fusione tra la Cantina Burggräfler (1901) e la Cantina Vini #merano (1952) (le due tradizionali cooperative di produttori del Meranese) è nata Cantina #merano, con 380 soci che coltivano 260 ettari di vigneti dell'area vitivinicola occidentale dell'Alto Adige.
Numerosi piccoli produttori coltivano i loro vigneti, dislocati lungo i migliori pendii di #merano e dei Comuni circostanti di Lagundo, Tirolo, Caines, Rifiano, Scena, Marlengo, Cermes e Lana. L'area vitivinicola dell'Alto Adige occidentale si estende fino alla Val Venosta, la più piccola zona produttiva altoatesina DOC chiusa, contraddistinta da condizioni climatiche estreme.
I responsabili della cantina hanno considerato la fusione tra le due storiche preesistenti come l'occasione ideale per rimodernare logo e assortimento, dando vita al nuovo marchio MERAN.
Vini e cantine del territorio
Da generazioni i viticoltori di #merano e dintorni coltivano con successo i loro vigneti su terreni fertili delle colline e dei versanti montuosi intorno a #merano e in Val Venosta. Ad altitudini tra i 300 e i 900 m sul livello del mare l'esposizione ai raggi solari, le caratteristiche del suolo e il microclima cambiano da un vigneto all'altro. L'interazione tra freschezza alpina e calore mediterraneo e le elevate escursioni termiche, tra il giorno e la notte, conferiscono ai vini meranesi una finezza particolare e un aroma caratteristico. Grazie al clima propizio e all'ottimo terreno, nella conca di #merano si producono diversi vini autoctoni, come la Schiava e il Lagrein. Tutti i vini di uva Schiava di #merano riportano il marchio di qualità DOC Alto Adige #merano. Le cantine locali organizzano degustazioni e si occupano della vendita di vini autoctoni.
© Copyright 2024