Prima edizione di una rassegna che ad agosto porta ai piedi del Monte Bianco le storie e i volti di chi – nel passato e nel presente – ha incarnato una visione etica del rapporto tra uomo e vette. “Courmayeur Feeling Mountain” si apre con l’impresa 4X4000 del duo Davide Cheraz-Pietro Picco e si chiude con Reinold Messner, a Courmayeur per ricordare Walter Bonatti con un documentario in prima visione assoluta. Di settimana in settimana il pubblico incontrerà Antoine Le Menestrel, funambolico pioniere della Danse Escalade, l’alpinista Simone Moro insieme a Marianna Zanatta, e Manolo, grande esponente dell’arrampicata in Italia.
Courmayeur, 21 luglio 2021_ Il potente richiamo delle vette più alte d’Europa agisce come un magnete: la prima edizione di Courmayeur Feeling Mountain chiama a raccolta chi sa esprimere la passione per la montagna e la verticalità. Siamo in uno dei luoghi di nascita dell’alpinismo: la rassegna porta a Courmayeur, in agosto, persone che per mestiere o scelta esistenziale frequentano e amano le vette, i loro silenzi, i loro panorami.
In programma 5 appuntamenti che hanno come epicentro il Jardin de l’Ange, nel cuore di Courmayeur. Si parte il 6 agosto, alle 21.15, con il runner Davide Cheraz e la guida alpina Pietro Picco, protagonisti dell’impresa 4X4000. Nell’estate del 2020 il formidabile duo ha concatenato in 4 giorni le 4 vette simbolo della Valle d’Aosta, il Cervino, il Monte Rosa, il Gran Paradiso e il Monte Bianco. Partiti da Courmayeur, hanno affrontato in bicicletta, a piedi e scalando pareti ben 500 chilometri e 16.500 metri di dislivello positivo: un’avventura che racconteranno al pubblico anche attraverso immagini e un videoreportage.
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