Cookie Consent by Free Privacy Policy website Russia: Coldiretti, non solo champagne, boom made in Italy tarocco
luglio 05, 2021 - Coldiretti

Russia: Coldiretti, non solo champagne, boom made in Italy tarocco

Non solo champagne, in Russia è boom di prodotti alimentari Made in Italy taroccati per effetto dell’embargo che ha colpito dall’agosto 2014 una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi, ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia. E’ quanto afferma la #coldiretti nel sottolineare che il progetto di legge russo che riserva ai soli spumanti locali l'etichetta “champagne” è la punta dell’iceberg del percorso autarchico dal punto di vista alimentare avviato dal paese di Putin.

Al danno diretto delle mancate esportazioni in Russia si aggiunge infatti – sottolinea la #coldiretti – la beffa della diffusione nei supermercati di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy realizzati in Russia come Parmesan, mozzarella, robiola ma anche mortadella e insalata “Buona Italia.” Il fenomeno rischio – continua la #coldiretti – riguarda anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, rischia di essere frenata per la mancanza degli ingredienti principali. In alcuni casi i piatti sono spariti dai menu mentre, in altri, sono stati sostituiti da tarocchi locali o esteri senza però che ci sia nella stragrande maggioranza dei ristoranti una chiara indicazione nei menu.

L’embargo fortunatamente non riguarda le bevande con l’Italia che ha messo a segno in Russia un aumento record del 37 per cento nelle esportazioni di bottiglie di spumante italiano nel primo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo elaborazioni #coldiretti su dati Istat. Lo scorso anno – sottolinea la #coldiretti – sono state stappate 25 milioni le bottiglie di spumante nel Paese di Putin dove particolarmente apprezzati sono il Prosecco e l’Asti. Con la Russia che si classifica al quarto posto tra i principali consumatori delle bollicine italiane, dopo Germania, Stati Uniti e Regno Unito, potrebbe essere proprio l’Italia – conclude la #coldiretti - ad avvantaggiarsi della guerra dello champagne tra Russia e Francia che potrebbe avvantaggiare proprio il Made in Italy. 

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