La caduta di cenere no stop provoca danni a piante, fiori e verdure coperti da una coltre nera che soffoca le produzioni, impedisce la crescita e costringe gli agricoltori a lunghe e pesanti operazioni di pulizia che fanno impennare i costi. E’ quanto emerge dal monitoraggio della #coldiretti in riferimento agli effetti della continua attività eruttiva dell’Etna che ha fatto scattare la richiesta di calamità naturale da parte dei produttori. A essere colpite in particolare le coltivazioni di spinaci, cavolfiori, insalate e agrumi – spiega la #coldiretti – ma anche piante e fiori nei vivai con i pezzi di lava piovuti dal cielo danneggiando le foglie mentre gli agricoltori corrono da una parte all’altra dei campi per ripulire tutto dalla cenere che impedisce la crescita delle piante anche nelle serre dove la polvere scura blocca il passaggio della luce. La manutenzione straordinaria è estesa in generale a tutti gli strumenti di lavoro che rischiano malfunzionamenti e blocchi – conclude #coldiretti – in un momento in cui le produzioni siciliane dell’area etnea partono per raggiungere i maggiori mercati ortofrutticoli e florovivaistici d’Italia e d’Europa.
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