Cookie Consent by Free Privacy Policy website Covid: Coldiretti, stop a 128mila bar, ristoranti e agriturismi lockdown costa 2,7 mld e colpisce 4 locali su 10 in Italia
novembre 06, 2020 - Coldiretti

Covid: Coldiretti, stop a 128mila bar, ristoranti e agriturismi lockdown costa 2,7 mld e colpisce 4 locali su 10 in Italia

Sono circa 128mila i bar, i ristoranti, le pizzerie e gli agriturismi chiusi nelle 6 regioni arancioni e rosse con una perdita di fatturato mensile di almeno 2,7 miliardi ed un drammatico effetto a valanga sull’intera filiera per il mancato acquisto di alimenti e vino. E’ quanto emerge da una analisi della #coldiretti sulle conseguenze dell’entrata in vigore del nuovo DPCM. La serrata imposta dalle misure anti contagio riguarda regioni dove molto diffuso è il consumo alimentare fuori casa e colpisce quasi 4 locali su 10 (38%) di quelli esistenti in Italia compresi – evidenzia la #coldiretti - oltre 5mila agriturismi.

 Lombardia, Piemonte rappresentano oltre la metà (58%) delle strutture colpite dalle misure più restrittive sul fronte dei consumi fuori casa, mentre il resto è concentrato fra Puglia, Sicilia, Calabria e Valle d’Aosta. Limitazioni permangono però anche nel resto del territorio nazionale non compreso nelle due fasce più critiche dove – evidenzia la #coldiretti – le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite solo dalle ore 5,00 alle 18,00 con la possibilità sempre della consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 della ristorazione con asporto.

 Invece nelle regioni dove si registrano scenari di elevata o massima gravità – sottolinea la #coldiretti - sono sospese tutte le attività di ristorazione e, quindi, anche la somministrazione di pasti e bevande da parte degli agriturismi. Nelle zone critiche – continua la #coldiretti - è consentita la sola consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze dei locali. Nelle regioni rosse e arancioni – evidenzia la #coldiretti - la ristorazione viene praticamente azzerata dalle limitazioni imposte dall’ultimo DPCM per frenare l’ondata di contagi.

  Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua la #coldiretti - si fanno sentire a cascata sull’intera filiera #agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la #coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. Le limitazioni alle attività di impresa – conclude la #coldiretti - devono dunque prevedere un adeguato e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy.

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