Cookie Consent by Free Privacy Policy website Covid: Coldiretti, pesce confiscato su tavole di 4 mln nuovi poveri
settembre 25, 2020 - Coldiretti

Covid: Coldiretti, pesce confiscato su tavole di 4 mln nuovi poveri

"Salgono a 4 milioni i poveri che con l’aggravarsi della situazione in autunno per le conseguenze dell’emergenza Covid-19 saranno costretti a chiedere aiuto per il cibo da mangiare nelle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari". E’ quanto ha evidenziato il Presidente della #coldiretti #ettoreprandini nel sottolineare l’importanza di destinare agli indigenti anche le dieci tonnellate di #pesce illegale confiscate ogni anno in Italia, nell’ambito dell’incontro di presentazione del progetto “Ri- pescato” di Banco Alimentare e Intesa San Paolo. 

Fra i nuovi poveri nell’autunno 2020 – sottolinea la #coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la #coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. Le situazioni di difficoltà sono diffuse lungo tutta la Penisola ma le maggiori criticità si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia ma condizioni di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) secondo le proiezioni #coldiretti sugli ultimi dati del Fondo di aiuti europei agli Indigenti (Fead). 

Salvare il cibo sequestrato sul mercato illegale per destinarlo agli indigenti – sottolinea la #coldiretti – è un contributo importante anche alla riduzione degli sprechi con un impegno importante dell’Italia in occasione della Giornata internazionale della Consapevolezza sugli sprechi e le perdite alimentari proclamata dall’ONU per il 29 settembre. In Italia si calcola infatti che vengano persi ogni anno circa 36 kg di alimenti a testa secondo Waste Watcher nonostante oltre la metà degli italiani (54%) abbia diminuito o annullato gli sprechi alimentari. Dal campo alla tavola – evidenzia la #coldiretti – gli sprechi costano 16 miliardi di euro in un anno. Il recupero del cibo non è solo una questione etica ma determina– precisa la #coldiretti – anche effetti sul piano economico e ambientale per l’impatto sul dispendio energetico e sullo smaltimento dei rifiuti. 

Per questo – afferma la #coldiretti – è importante il progetto “Ri-Pescato” per il recupero, la lavorazione del #pesce confiscato in Sicilia e la sua distribuzione agli enti caritativi con un modello da estendere anche ad altre regioni costiere in Italia. Il piano di solidarietà anti spreco prevede che i prodotti ittici una volta sequestrati dalla Guardia Costiera vengano conservati in celle frigorifere messe a disposizione, a Catania, dal MASS (Mercati agro - alimentari Sicilia). Dopo le opportune verifiche igienico sanitarie – spiega #coldiretti - il #pesce di piccola taglia, viene distribuito agli enti caritativi siciliani e calabresi che si occupano di assistenza e aiuto alimentare alle persone mentre per il #pesce di grossa taglia è previsto il trasporto presso aziende o cooperative locali per la porzionatura, l’abbattimento termico, il congelamento e lo smaltimento dei rifiuti prima della distribuzione ai bisognosi. 

“Il progetto rappresenta anche un contributo alla lotta contro il cibo illegale per la quale è importante la riforma dei reati in materia agroalimentare con il testo predisposto da Giancarlo Caselli nell’ambito dell’Osservatorio Agromafie promosso dalla #coldiretti per aggiornare le norme risalenti anche agli inizi del 1900, dalla lotta all’agropirateria e al falso made in Italy all’introduzione del reato di disastro sanitario fino alla possibilità di assegnare in beneficenza, alimenti confiscati” ha affermato il presidente della #coldiretti #ettoreprandini nel chiedere che anche sul #pesce “occorre garantire la trasparenza dell’informazione ai consumatori dal mare alla tavola estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine anche ai menu dei ristoranti con una vera e propria “carta del pesce’” oltre ai passi avanti già fatti sull’etichettatura nei banchi di vendita, che devono però essere accompagnati anche dall’indicazione della data in cui il prodotto è stato pescato”. 

Il progetto di aiuti agli indigenti con il recupero anti spreco del #pesce illegale affianca quindi l’impegno di quasi 4 italiani su 10 (39%) che dall’inizio dell’emergenza Covid secondo l’indagine Coldiretti/Ixè hanno dichiarato di partecipare a iniziative di solidarietà per aiutare chi ha più bisogno attraverso donazioni o pacchi alimentari, anche utilizzando le operazioni di aiuto messe in campo dagli agricoltori. Infatti con l’iniziativa della spesa sospesa degli agricoltori di Campagna Amica – sottolinea la #coldiretti - 2 milioni di chili in frutta, verdura, formaggi, salumi, pasta, conserve di pomodoro, farina, vino e olio 100% italiani, di alta qualità e a chilometri zero sono stati consegnati ai più bisognosi. Si tratta – conclude la #coldiretti – della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e #sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento.