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settembre 11, 2020 - Coldiretti

Lavoro: Coldiretti, crolla nei campi senza braccianti stranieri

SOS raccolti, servono voucher per semplificare accesso italiani al #lavoro agricolo 

Crollo record del 7% delle ore lavorate anche in #agricoltura per effetto del blocco delle frontiere a molti dei 370mila lavoratori stranieri dai quali dipende quasi ¼ dei raccolti Made in Italy.

E’ quanto afferma la #coldiretti nel commentare i dati sul mercato del #lavoro divulgati dall’Istat relativi al secondo trimestre 2020. Nonostante il lockdown, nelle campagne il #lavoro non si è mai fermato ma – sottolinea la #coldiretti - a pesare sui raccolti è stato il mancato arrivo di braccianti dall’estero che ogni anno attraversano il confine per un #lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese.

Una mancanza che non è stata accompagnata – denuncia la #coldiretti - da misure per favorire l’accesso al #lavoro degli italiani come l’introduzione di voucher semplificati per consentire anche a percettori di ammortizzatori sociali, studenti e pensionati italiani lo svolgimento dei lavori nelle campagne in un momento in cui tanti lavoratori sono in cassa integrazione e le fasce più deboli della popolazione sono in difficoltà.

Una esigenza che vale anche oggi con l’inizio delle campagne di raccolta della frutta autunnale e la vendemmia in piena ripresa della pandemia in Europa e il vincolo della quarantena che frena l’arrivo dei lavoratori stranieri.

“L’Italia non può permettersi di perdere le grandi opportunità di #lavoro che vengono da uno dei settori più dinamici dell’economia” afferma il presidente la #coldiretti #ettoreprandini nel sottolineare che “bisogna ripensare ad uno strumento per il settore agile e flessibile che tagli la burocrazia e risponda soprattutto ad un criterio di tempestiva e disponibilità all’impiego e dall’altra generi opportunità di integrazione al reddito preziosa considerato il periodo di crisi”.