Cookie Consent by Free Privacy Policy website Estate romana in piazza di Pietra, 25 anni dopo
luglio 22, 2020 - osteria dell'ingegno

Estate romana in piazza di Pietra, 25 anni dopo

All'ombra dell'antico tempio di Adriano il nuovo dehors dell'Osteria che calca piazza di Pietra, tra giochi di luce e proiezioni che illuminano il colonnato.

Nel 2019 #osteriadellingegno ha festeggiato il suo venticinquesimo compleanno, anniversario raccontato dalla voce e dagli aneddoti dell'oste Gianmarco Nitti, tra i fondatori di questo longevo locale a piazza di Pietra di cui oggi è anche l'unico proprietario. Dopo mesi di stop forzato l'Osteria ha riaperto al pubblico con una grande novità: il dehors su piazza. Grazie alle nuove concessioni comunali è stato possibile, infatti, occupare il suo pubblico di Piazza di Pietra, una delle più storiche della capitale di cui si possono ammirare le bellezze dell'antica #Roma come il secolare tempio di Adriano.

Il toponomino di questa piazza deriva proprio dai resti del tempio Hadrianeum costruito nel 145 d.C. al centro del Rione Colonna, nella triangolazione Romana tra Pantheon, Montecitorio e Barberini, e dietro la sfilata delle sue 11 colonne sorge l'odierno edificio sede della Borsa. Da quest'estate, oltre ai coperti interni, confermati 32 sulla base delle norme di distanziamento, c'è la possibilità di mangiare all'esterno immersi nello scenario di Piazza di Pietra.

L'esclusivo spazio all'aperto allestito davanti all'ingresso del locale conta circa 30 coperti ed è fruibile sia a pranzo che a cena ma anche per un suggestivo aperitivo in attesa del calare del sole tornando, così, alle origini del concept nato come vineria. In #cucina sempre una brigata di sole donne con Francesca, Anna e Lucia, rispettivamente mamma, figlia e zia che dopo diverse esperienze lavorative in Abruzzo, loro terra di origine, hanno sposato il progetto di Osteria dell’ingegno. Ad accogliere in sala c'è il volto rassicurante di Sabrina e il fare sicuro di Marco, quest'ultimo memoria storica del posto. Paolo Latini, invece, l'ultimo a entrare in brigata, è la punta di diamante del servizio dopo importanti esperienze da Gusto e all'Osteria degli Amici.

Il menu continua a celebrare la tavola italiana in un trionfo di ricette regionali che percorrono tradizioni e valorizzano il made in Italy. Tra gli antipasti la Parmigiana estiva con bufala, i Totanetti di Civitavecchia, il Fiore di zucca ripieno di ricotta mantecata con salsa alla puttanesca o anche un copioso Tagliere di formaggi e salumi artigianali da condividere. Rimangono in carta i capisaldi della #cucina Romana, e quindi Amatriciana, Carbonara, Cacio e pepe ma non mancano ricette più ricercate come il Risotto saltato allo zafferano, zucchine Romanesche e filetto di Triglia scottato. Tra i secondi piatti il Pescato del giorno proveniente dal mercato, il Polpo arrosto su purea di fave e cicorietta ripassata e le grandi carni della Macelleria Feroci: le Polpettine di vitello alla saltimbocca con pancetta croccante e patate schiacciate, il Kebab di pollo con salsa Bbq, foglie amare, guacamole e noci o la Tiella di Gaeta con scarola, indivia, olive e colatura di bufala al fumo. Tutti i dolci sono molto tradizionali, fatti in casa e preparati espressi mentre per chi desidera tenersi leggero ci sono le Insalatone del giorno.

La carta dei vini parla solo italiano: 300 etichette con una forte presenza laziale che si aprono anche al mondo del naturale del biologico. In mescita almeno 25 referenze che ogni quindici giorni si alternano sulla lavagna. Punto di forza è il rispetto dell'ambiente e la sostenibilità del menu: tra le curiosità l'utilizzo di accessori plastic free come le cannucce in cellulosa.