Cookie Consent by Free Privacy Policy website I masi Gallo Rosso che coltivano mele: conoscere da vicino il frutto più sano, gustoso e succoso di sempre
giugno 23, 2020 - Gallo Rosso

I masi Gallo Rosso che coltivano mele: conoscere da vicino il frutto più sano, gustoso e succoso di sempre

Bolzano, 23 giugno 2020 – L'Alto Adige è una regione con un vastissimo territorio destinato alla coltivazione di alberi da frutto, tanto da essere definito il "frutteto d'Europa". Senza ombra di dubbio, il frutto che per eccellenza è diventato anche il simbolo di questa zona è la mela, nelle sue molteplici varietà come Gala, Fuji, Golden Delicious, Jonagold, Pink Lady, Pinova e altre. Il clima favorevole, con i suoi 300
giorni di sole all'anno, permette a questo frutto di maturare perfettamente, soprattutto nella zona che si estende da Salorno a sud attraverso la Val d'Adige, le colline di bassa montagna del Burgraviato fino alla Val Venosta a ovest e alla Val d'Isarco a nord.

In Alto Adige i coltivatori di mele sono circa 8.000 e ogni anno, dalla metà di agosto fino ad ottobre, ne raccolgono circa 950.000 tonnellate. Con una quota di quasi il 40%, l'Alto Adige è attualmente il più grande fornitore europeo di mele biologiche e il principale esportatore in generale.

Nelle aziende agricole con una superficie massima di tre ettari si coltiva frutta di altissima qualità, come nei masi Gallo Rosso, dove è possibile trascorrere una vacanza imparando da vicino tanti aspetti interessanti e curiosità del "frutto del peccato": come cresce, quando e come si raccoglie e si conserva e in quali e quanti modi si utilizza.

Inoltre, il benessere che si prova stando a contatto con un animale è anche dovuto al fatto che Ad esempio, la Golden Delicious trova il suo ambiente ideale per crescere nelle località di montagna, un po' in quota, mentre la varietà Gala prospera particolarmente bene in valle.

Per la conservazione, le mele devono essere maneggiate con cura, non devono essere lavate né lucidate, poiché si andrebbe ad eliminare lo strato di cera naturale che è un'utile protezione per il frutto. Devono, inoltre, essere messe in una scatola ricoperta con carta di giornale, una accanto all'altra. Una buona alternativa al cartone delle scatole è il polistirolo, che protegge dagli sbalzi di temperatura. Le cassette di mele devono essere collocate in un luogo fresco e buio, come il garage o la cantina, dove la temperatura non sia mai inferiore ai quattro gradi. È meglio non lasciare nelle vicinanze altri frutti, poiché i gas che derivano dalla maturazione della mela potrebbero rovinarli; inoltre, le mele immagazzinate devono essere controllate una volta alla settimana per eliminare quelle danneggiate.

In un soggiorno autunnale in un maso frutticolo Gallo Rosso con coltivazione di mele, sarà possibile osservare i contadini nella raccolta, aiutandoli anche, e nella fase di lavorazione del frutto, che viene utilizzato in svariate modalità.

Nella cucina tradizionale altoatesina, è difficile immaginare ricette senza mela, soprattutto d'autunno; un classico è la torta di mele o lo strudel di mele, per il quale ogni contadina ha la sua ricetta segreta, oppure i Kiachl, le tipiche frittelle di mele di cui riportiamo la ricetta.

Ingredienti:
4 mele
1 pizzico di sale
succo di 1 limone
1/8 litro di latte
cannella
2 cucchiai di rum
120 gr di farina
zucchero a velo da cospargere
2 uova
olio per friggere

Preparazione:
pelare le mele, ritagliarne il torsolo e tagliarle a fettine. Versare poi alcune gocce di limone sulle mele e cospargerle di cannella. Preparare un impasto mescolando la farina, i rossi d'uovo, il sale, il latte, il rum e gli albumi montati a neve. Immergere le fettine di mele
nell'impasto, friggerle nell'olio caldo finché raggiungono un colore giallo dorato e cospargerle di zucchero da velo. Il latte può anche essere sostituito con vino bianco.

Gli ospiti dei masi frutticoli #gallorosso possono poi sperimentare in prima persona come la contadina trasforma amorevolmente il prezioso frutto della mela in succo, frutta essiccata, chutney, aceto o distillato.

Karin del maso Häuslerhof a Naz-Sciaves, ad esempio, produce direttamente al maso succhi di mela, che condivide con gli ospiti e con la sua famiglia nell'atmosfera accogliente del maso. Uno dei tanti aspetti positivi del trascorrere una vacanza in un maso #gallorosso è poter osservare la mela sull'albero e contemporaneamente gustarla sotto forma di succo, o di frutta essiccata o di distillato. I prodotti di qualità #gallorosso sono alimenti di altissimo livello che, almeno una volta all'anno, vengono controllati da una commissione di esperti tramite una degustazione alla cieca. 

Per identificare i masi #gallorosso in tutto l'Alto Adige con coltivazione di mele, sul sito www.gallorosso.it basta scegliere alla voce "ricerca agriturismo" l'opzione "azienda frutticola" in corrispondenza della domanda "quale tipo di maso preferite?".

A proposito di Gallo Rosso
Gallo Rosso è il nome del marchio che dal 1999 promuove e favorisce l'attività di oltre1.600 agriturismi in Alto Adige e che appartiene all'Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi (Südtiroler Bauernbund). La classificazione dei masi che offrono alloggio (Agriturismo in Alto Adige) è organizzata in fiori, da 1 a 5; più alto è il numero dei fiori, più numerosi sono i criteri soddisfatti dalla struttura. Inoltre, l'Associazione sostiene il lavoro di oltre 100 masi che si dedicano alla ristorazione contadina (Masi con Gusto), all'artigianato autentico (Artigianato contadino) e alla produzione di prodotti gastronomici genuini (Sapori del maso). Sin dalle origini lo scopo principale di #gallorosso è sostenere i contadini dei masi nello sviluppo di attività da affiancare all'agricoltura. La filosofia dell'Associazione #gallorosso è "Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini". 

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