Cookie Consent by Free Privacy Policy website Il tampone Covid-19 _ Centro Medico Unisalus
maggio 25, 2020 - Unisalus

Il tampone Covid-19 _ Centro Medico Unisalus

In conformità alla Delibera N ° XI / 3131 del 12 maggio 2020

In caso di positività o dubbio ai test sierologici la Regione Lombardia ha riscontrato il tampone.

Le domande da porsi quindi sono, cosa sia veramente il tampone, una cosa da servire, è veramente efficace nel diagnosticare la presenza virale, dal momento che compaiono titoli di questo genere:

“Negativo al tampone, muore per corona virus in reparto no-COVID, infettate 12 persone”

(IL Mattino 22 aprile 2020).

Il tampone è lo strumento validato a livello internazionale per tariffa di infezione da COVID-19.

La diagnosi è utile nel confermare che i pazienti presentano sintomi che fanno supporre infezione da COVID-19 la hanno veramente.

Inoltre coloro che sono stati a stretto contatto, sia, ancorché sani, portatore di malattia.

La diagnosi è utile quindi sia al singolo, che alla collettività, (utile nel circoscrivere tempestivamente l'infezione, cambiare la diffusione diffusa nella società).

Partiamo quindi denuncia: nella fase uno della pandemia è uno stato fondamentale per la diagnosi tempestiva di infezione da COVID-19.

COVID-19 sta per Corona Virus Disease 2019, cioè per infezione da parte di virus RNA appartenente alla classe di virus corona, di cui si applicano almeno 7 varianti.

Per fare la diagnosi è necessario ritrovare il virus nel corpo.

Essendo un virus che si annida e si diffonde attraverso le vie aeree, usando le goccioline presenti nell'espirato o in un colpo di tosse o in uno starnuto, il virus deve essere ricercato nelle alte e basse vie aeree.

Nel primo caso è molto semplice nel caso del Tampone è più complesso perchè si richiede almeno un lavaggio bronchiale o la coltura di espettorato.

Le sedi dove eseguire un tampone sono il naso-faringe e l'orofaringe.

Eseguito il tampone, il test va processato da servizi di microbiologia accreditati per aver seguito metodica di amplificazione dell'RNA virale in tempo reale: RT-PRC ad alta sensibilità.

Il COVID-19 causa la malattia SASRS-CoV-2 cioè una severa ed acuta sindrome da distress respiratorio (Sindrome respiratoria acuta grave), che comparendo per la seconda in ordine di tempo viene appellata con 2. seguita dopo qualche anno dalla MERS)

Affinchè un test sia idoneo alla diagnosi, sia che sia il più possibile sensibile e il più possibile specifico. Così da ridurre al minimo sia i falsi positivi che i falsi negativi.

Nel caso del Tampone COVID-19 si ha una sensibilità del 70% ed una specificità del 95%.

  • Cosa si intende per sensibilità: svela la capacità di individuazione sensibile chi è malato, indica quindi la probabilità che chi è malato risulti positivo al test, in breve la proporzione dei malati positivi al test.

L'ideale sarebbe il 100%, cioè tutti i malati testati positivi. Nel caso del Tampone COVID-19 sfugge quindi al primo test il 30%.

Di norma in caso di tampone negativo si sottopone il paziente ad un secondo tampone ma anche qui sfuggirà il 30% e così di seguito.

  • È quindi necessario un secondo requisito: la specificità

Un buon test deve identificare come positivi solo i pazienti malati, cioè è necessario che fra i test positivi non siano inclusi anche i sani.

Da questa osservazione deriva il concetto di specificità.

Per specificità si intende quindi quanti dei sani sottoposti a test negativi.

In breve la specificità è la probabilità che un sano risulti al test negativo, ovvero la proporzione dei sani che risulta negativo.

A questo punto possiamo tornare alla domanda iniziale, come sia stato possibile che un paziente malato non sia stato identificato correttamente richiesto anche da 2 tamponi?

Prediamo il numero dei decessi al momento della notizia: pari a 25.000 circa.

Se il tasso di mortalità è del 2%, allora il totale dei malati è di 1.250.000.

Essendo la percentuale di falsi negativi pari al 30% su un milione e duecentocinquanta mila i falsi negativi saranno 375.000.

112.500 in tutta Italia, dunque un più che buon numero.

La matematica aiuta a capire quindi i falsi negativi ma si danno altri limiti:

  • la temporalità dell'esecuzione del tampone variabile da 2 a 5 giorni dal contagio, necessaria alla replicazione della carica virale
  • la modalità di esecuzione del tampone: un prelievo non eseguito in profondità nel naso faringe o una contaminazione con saliva o un'incapacità di prelevare dietro i pilastri tonsillari, di fatto eseguito il tampone meno attendibile, aumentando così la percentuale dei falsi del caso riportato a monte.

Il  Dott. Vittorio Iorno  si occupa di  Terapia del Dolore a Milano  presso il Centro Medico  Unisalus .

Il  Centro Medico #Milano Unisalus si propone nel panorama della sanità lombarda, e milanese in particolare, come convinto interpreta della necessità di una presa complessiva in carico del paziente. Presa in carico che comprende un fondo lo stile di vita, le abitudini alimentari, lo stato psicologico, le condizioni socio-economiche.

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