Milano, 24 marzo 2020 – In tempi di coronavirus, le raccomandazioni sull’igiene personale sono diventate un mantra che accompagna le nostre giornate e osservare scrupolosamente le indicazioni del Ministero della Salute è di fondamentale importanza per cercare di prevenire e limitare la trasmissione del virus e quindi la diffusione del contagio.
La regola d’oro, la più importante, è quella di lavare correttamente e frequentemente le mani - utilizzando il sapone per una durata non inferiore ai 40-60 secondi, e un igienizzante mani in grado di abbattere i batteri - e di non toccare occhi, naso e bocca, vie di accesso preferenziali per il COVID-19.
Oltre a questo, è però importante prestare attenzione all’igiene degli spazi che condividiamo, specialmente in un periodo di prolungata permanenza a casa come quello che stiamo vivendo, ma anche di molti oggetti e superfici che vengono utilizzati da più persone.
“In generale, le infezioni si diffondono per l'80% attraverso il contatto delle mani ed è per questa ragione che, in questo preciso momento storico, diventa cruciale fare molta attenzione alla corretta procedura di igiene” – commenta Luca Peretti, Quality, Safety, Health & Environment Manager di #rentokil Initial Italia. “Negli ambienti in cui convivono più persone, sono molti gli spazi comuni e gli oggetti a disposizione di tutti, dalla macchina del caffè alle maniglie delle porte, passando per i telefoni e il telecomando della TV. Secondo i nostri studi, le mani contaminate possono trasferire i batteri fino a 5 superfici differenti e contagiare fino a 14 altre persone attraverso il solo tocco. Inoltre, in condizioni ‘normali’ sono oltre 30 milioni i batteri per centimetro quadrato con i quali possiamo venire a contatto, senza rendersi conto di come questo possa portare alla contaminazione incrociata di tutti gli oggetti e le persone con cui si interagisce”.
Secondo Rentokil Initial, azienda leader mondiale in disinfestazione e in servizi per l’igiene, un ambiente sano non si crea con una semplice detersione per eliminare lo sporco - perché in questo modo si ottiene solamente un buon livello di igiene - bensì necessita di una vera prevenzione e di un controllo costante per la completa eliminazione dei microrganismi patogeni. Quali precauzioni e accorgimenti sono allora necessari? #rentokil Initial ha stilato la listadel ‘cosa fare e cosa evitare’ in questo momento.
Pulire accuratamente superfici, indumenti, oggetti
SÌ - Assolutamente da fare. Non c’è certezza su quanto tempo il virus possa sopravvivere su abiti e superfici: le Autorità sanitarie hanno affermato che esiste un lasso di tempo variabile - da qualche ora a qualche giorno – durante il quale il virus riesce a sopravvivere laddove superfici e vestiti non siano stati oggetto di disinfezione o esposti a fenomeni come ad esempio la pioggia. È quindi bene utilizzare acqua e detergenti neutri e poi applicare un disinfettante a base di ipoclorito di sodio 0,1% o utilizzare etanolo
Essere attenti all’igiene non vuol dire ovviamente arrivare alla psicosi da igiene o farsi venire la fobia di sterilizzare e disinfettare tutto. Vale sempre la regola d’oro: se tocchiamo oggetti che provengono dall’esterno, sarà sufficiente lavarsi le mani dopo il contatto, e comunque non toccare occhi, naso e bocca.
Disinfettare anche ciò che sta ‘fuori casa’
SÌ – ad esempio il volante, il cambio e le maniglie dell’auto, oppure la borsa che si utilizza per uscire e il casco. Quest’ultimo sarebbe bene disinfettarlo fuori casa, insieme alle scarpe, e riportare tutto in casa dopo un po’.
Lavare cibi con disinfettanti alimentari
Aprire le finestre e cambiare l’aria
SÌ – è molto importante garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti della casa. La durata della ventilazione deve essere adeguata alla grandezza dei locali e al numero delle persone presenti, almeno un paio di volte al giorno è quindi bene areare le stanze aprendo le finestre per favorire l’eliminazione dei germi.
Utilizzare profumazioni per ambiente
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