Cookie Consent by Free Privacy Policy website Premio Giuseppe Nenci 2019 A Pisa la cerimonia di consegna il 12 dicembre
dicembre 12, 2019 - Donna Fugata

Premio Giuseppe Nenci 2019 A Pisa la cerimonia di consegna il 12 dicembre

Pisa 12 Dicembre 2019 – È Anna Clara Basilicò, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ad aggiudicarsi la XX edizione del #premio “Giuseppe Nenci”, sostenuto dall’azienda vitivinicola Donnafugata e assegnato dalla Scuola Normale Superiore di Pisa alla migliore tesi storico-archeologica sulla Sicilia antica.

Il comitato scientifico presieduto dal Professor Carmine Ampolo ha giudicato “Voci dal foro interno. Manifestazioni grafiche nelle celle di Palazzo Steri”la migliore delle tesi in concorso; la giovane studiosa milanese ha ricevuto il #premio per la sua tesi magistrale sui graffiti realizzati dai prigionieri dell’Inquisizione.Ciascun graffito è stato fotografato, trascritto, ove possibile ricostruito e commentato, rappresentando una testimonianza storica di grande rilievo perché, come lei stessa spiega: “I graffiti che i prigionieri rinchiusi nelle prigioni dell’Inquisizione a Palermo hanno lasciato sulle pareti permettono di ripercorrere la situazione socio-politica della città nel ‘600, di ricostruire le vicende personali di alcuni dei carcerati e di lavorare sulle loro competenze linguistico-poetiche, poiché spesso sceglievano di scrivere in versi.”

La cerimonia di premiazione si è svolta a #Pisa, presso la Scuola Normale, nell’ambito della giornata di studio dedicata al Professor Giuseppe Nenci in ricordo dei suoi anni di docenza in Normale e organizzata dal laboratorio di Storia, Archeologia e Topografia del Mondo Antico, fondato da Nenci ed oggi diretto dalla professoressa Anna Magnetto.

La collaborazione tra #Donnafugata e la Normale di #Pisa nasce proprio con l’incontro tra la famiglia Rallo e il Professore Giuseppe Nenci, tra le personalità più illustri dell’antichistica italiana dello scorso secolo. Lo storico, infatti, diresse gli scavi condotti dalla Scuola Normale nelle aree archeologiche di Rocca d'Entella e Segesta, e si impegnò per la comprensione dei famosi “decreti di Entella e Nakone”.

Contessa Entellina, cuore delle tenute di #Donnafugata nella Sicilia occidentale, è il borgo che ha raccolto anche nel nome l’eredità dell’antica Entella, la storica città degli Elimi, rappresentando di fatto un legame inscindibile tra l’azienda e le origini più antiche di queste terre: un legame che, traducendosi in volontà di valorizzazione, ha portato #Donnafugata a finanziare da 20 anni il #premio Nenci e a sostenere alcuni scavi archeologici; la Normale ha in programma nuove campagne di scavo a Contessa Entellina nella primavera del 2020.