Cookie Consent by Free Privacy Policy website Olio e turismo: un legame da potenziare e valorizzare per diffondere la cultura della qualità
novembre 29, 2019 - Associazione nazionale Città dell’Olio

Olio e turismo: un legame da potenziare e valorizzare per diffondere la cultura della qualità

I turisti italiani sono sempre più interessati al mondo dell'olio e desiderosi di partecipare a esperienze tematiche, ma servono proposte ampie, segmentate e coinvolgenti

Il 69% dei turisti italiani desidera prendere parte a una esperienza #olio, ma solo il 37% vi ha effettivamente partecipato nel corso dei viaggi più recenti: un mercato ampio ancora da soddisfare con un'offerta più strutturata.

Sono dati che emergono dal Rapporto LA VALORIZZAZIONE TURISTICA DELL'OLIO redatto dalla Prof.ssa Roberta Garibaldi del venticinquesimo anniversario dell'Associazione #nazionalecittadellolio (ANCO). Lo studio presentato oggi a #siena nell'ambito del ricco programma di talk e conferenze che andranno a definire l'agenda 2030 di ANCO, restituisce un quadro dettagliato delle potenzialità del #turismo legato alle produzioni olivicole. Secondo l'autrice "le esperienze a tema #olio stanno acquisendo rilevanza all'interno del contesto del #turismo. L'olio non è solo un elemento connotante un territorio, ma diviene una potenziale attrazione turistica alla luce del crescente interesse da parte della domanda e il successo degli eventi organizzati dalle #cittadellolio nel tempo, da Girolio alla Camminata tra gli Olivi, ne sono la dimostrazione". Se chi si muove con questa come motivazione primaria è ancora una nicchia, le esperienze a tema possono giocare un ruolo importante come parte integrante dell'offerta relativa a un territorio per tutti i turisti.
I servizi e le proposte desiderate
 
Se è abbastanza scontato l'interesse dei turisti ad abbinare alla visita l'acquisto di prodotti aziendali a prezzi interessanti, assistere alla produzione dell'olio e partecipare alle tradizionali degustazioni o visite guidate, analogamente a quanto già avviene per il vino, si rileva un forte interesse per un diversificato range di esperienze. In primis la partecipazione attiva alle attività di produzione, con il 61% dei viaggiatori a cui piacerebbe partecipare alla raccolta delle olive e produrre il proprio #olio. Quindi le attività artistiche negli uliveti (41%), i turisti si mostrano particolarmente curiosi nello scoprire gli aneddoti dell'azienda e del territorio dove essa opera (64%), oltre che nel conoscere e interagire direttamente con il proprietario (57%).
La degustazione si conferma un elemento di grande attrattiva per questi turisti, ma con un forte interesse a una esperienza più completa: infatti il 79% vorrebbe poterla abbinare a piatti e specialità del luogo, il 69% vorrebbe vivere esperienze culinarie negli uliveti.
Un forte apprezzamento è espresso verso i frantoi storici (76%) e le distese di ulivi secolari (70%).Il desiderio di scoperta dell'olio non si limita al solo luogo di produzione. Ben il 60% dei turisti italiani vorrebbe poter degustare diverse tipologie di #olio e trovare una carta dell'olio specifica in abbinamento ai piatti proposti dai ristoranti. Accanto a ciò sarebbe gradita una spiegazione da parte di chi è preposto al servizio, così da indirizzare al meglio le scelte del consumatore.
 
Emerge la necessità di andare oltre l'offerta tradizionale – per lo più legata alla visita ai luoghi di produzione e alle degustazioni – e costruire proposte ampie, segmentate in grado di stimolare la curiosità e la partecipazione attiva del visitatore. A tale proposito diventa quindi fondamentale formare gli operatori affinché siano in grado di soddisfare professionalmente questo aspetto.
 
Il 49% degli italiani desidererebbe visitare un Museo Nazionale dell'Olio, un luogo dove scoprire e sperimentare questo importante prodotto.Il Rapporto evidenzia inoltre che il 55% dei turisti interessato alle esperienze a tema #olio non vi ha tuttavia partecipato nel corso dei suoi più recenti viaggi e ciò per mancanza di adeguata informazione a riguardo. Ciò indica un possibile deficit di comunicazione e promozione dell'offerta che quindi influenza negativamente il desiderio; in seconda battuta, la mancanza di interesse che può essere legata a tipologie di proposte poco seducenti e appetibili per il pubblico. Lo sviluppo dell'attrattività delle esperienze a tema #olio non passa esclusivamente attraverso l'implementazione dell'offerta turistica in azienda: un elemento rilevante è la capacità delle singole destinazioni di integrare la medesima all'interno del portfolio turistico, a partire dalla ristorazione e la ricettività fino a giungere a proposte culturali.
 
Il Rapporto evidenzia come il turista che desidera partecipare a esperienze a tema #olio abbia caratteristichetrasversali. Questa propensione prescinde dall'area di residenza, dall'età e dalla fascia di reddito: un dato interessante da sottolineare è infatti la presenza di turisti di età "matura", ossia i Boomers, mentre minore è quella dei più giovani.
 
Roberta Garibaldi è docente universitaria ed esperta di #turismo enogastronomico. Membro di vari comitati scientifici ed editoriali, è responsabile del "Food Tourism Research & Trends" della World #food Travel Association, è nel Board del World Gastronomy Institute e del Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Scienze del #turismo (SISTUR).  Autrice di decine di pubblicazioni tra monografie, curatele, contributi in volume, articoli in rivista e pubblicazioni in atti di convegno. Keynote speaker durante conferenze ed eventi, è regista di progetti territoriali a livello locale ed internazionale. È autrice del Rapporto sul #turismo Enogastronomico Italiano.