Cookie Consent by Free Privacy Policy website Come trasformare un furgone in un camper: le 8 tappe della van-conversion secondo Yescapa
luglio 10, 2019 - Yescapa

Come trasformare un furgone in un camper: le 8 tappe della van-conversion secondo Yescapa

Salire a bordo, mettere in moto, partire per un lungo viaggio e svegliarsi ogni giorno di fronte a un panorama diverso. L’idea di spostarsi in #camper o in van ha accarezzato almeno una volta la mente di ogni viaggiatore e i più creativi o curiosi, magari, hanno anche fantasticato sul creare in autonomia la propria casa su ruote partendo da un comune mezzo di trasporto. Il progetto è un po’ ambizioso e sicuramente sono necessari tempo e pazienza, ma ciò non significa non sia realizzabile. Per tutti i viaggiatori più intraprendenti Yescapa, la piattaforma di #camper sharing tra privati leader in Europa, ha creato un piccolo vademecum per trasformare un furgone in un #camper: 8 tappe, dal progetto alla decorazione, per poi partire all’insegna dell’avventura.  

1. Progettare ogni singolo dettaglio prima di intervenire sul mezzo  

Quando si lavora in ambienti ristretti come un furgone, è importante organizzare e pianificare ogni centimetro prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro. La progettazione permette non solo di studiare la disposizione del mobilio e dei vari impianti, ma anche di ottimizzare al meglio gli spazi, capire cosa è realmente necessario e cosa no. Esistono moltissimi modi per mettere nero su bianco il progetto, dalla classica coppia carta-e-penna al digitale utilizzando programmi di modellazione 3D come SketchUp.  

2. Rendere il veicolo una tela bianca 

Quando il progetto è pronto, arriva il momento di intervenire direttamente sul veicolo. Si tolgono i rivestimenti interni, la lamiera che divide la cabina di guida dal resto del mezzo, si interviene con trattamenti antiruggine e, con un po’ di olio di gomito, si procede con la pulizia generale. In alcuni casi, a seconda del progetto, può essere necessario aprire finestre, lucernari o fori per la ventilazione. In ogni caso, con questo secondo passaggio, il furgone diventa praticamente una tela bianca da cui partire per la trasformazione.  

3. Lavorare sugli impianti 

Dalla tela bianca agli aspetti più pratici. Il furgone diventerà presto una piccola casa su ruote e, come tale, avrà bisogno di diversi tipi di impianti: aerazione, elettrico, riscaldamento, idraulico. Progetto alla mano, ciascuno di essi deve essere predisposto prima di passare all’isolamento del mezzo: l’importante è che tutto sia pensato sulla base delle proprie necessità. Soprattutto, si consiglia di affidarsi sempre a professionisti del settore se non si vuole incorrere in spiacevoli incidenti o creare situazioni potenzialmente pericolose. La sicurezza prima di tutto. 

4. Trasformare il furgone in un nido 

Una volta svuotato, pulito e arricchito con i primi impianti, il furgone è pronto per fare un altro passo verso la sua nuova vita: va trasformato in un nido. Il veicolo, infatti, non sarà più un semplice mezzo di trasporto, spesso adatto a spostare merci da una parte all’altra, ma diventerà una “casa” per le proprie vacanze. Per evitare spifferi, infiltrazioni e tutto ciò che potrebbe rovinare l’esperienza su ruote, si procede quindi con l’isolamento, che può essere fatto con lana di vetro, pannelli di polistirene o isolanti naturali come il sughero, e alla sigillatura dell’ambiente con guarnizioni o siliconi dove necessario. Ognuno può scegliere il materiale che preferisce, l’importante è lasciare all’esterno il freddo dell’inverno e il caldo dell’estate.  

5. Renderlo il più possibile autonomo  

Quando si viaggia in #camper o in van bisogna essere pronti a tutto, in particolar modo agli imprevisti che si possono incontrare lungo il percorso:per questo è fondamentale essere autonomi il più possibile. Non solo batterie, taniche d’acqua, stufette per riscaldarsi e il mobilio necessario, ma, per esempio, si può pensare di aggiungere anche alcuni pannelli solari sul tetto, per avere a disposizione energia in qualunque momento: una soluzione green che viene incontro ai viaggiatori, ma anche all’ambiente. 

6. Installare il rivestimento e organizzare i primi spazi 

Per rendere il furgone una casa accogliente non basta lavorare sugli impianti e sull’isolamento del mezzo, ma anche sul rivestimento. Le pareti in legno, per esempio, contribuiscono a mantenere la temperatura interna e a rendere più confortevole l’intero ambiente. In alternativa si può optare anche per altri materiali, sulla base delle proprie esigenze e dei propri gusti. Questo è il momento dedicato anche alla prima organizzazione dello spazio, con la creazione di  ripiani, pensili o scomparti per piccoli elettrodomestici. Tutto pronto per accogliere gli oggetti e le comodità indispensabili durante il viaggio.  

7. Allestire il mobilio principale

A seconda del progetto, sarà necessario sistemare un letto o un tavolino, una piccola cucina o qualche posto a sedere. Dipende tutto dallo spazio a disposizione e dalle proprie necessità. L’importante è iniziare ad arredare il van a partire dai pezzi più grandi e continuare in ordine decrescente. Dare la precedenza agli oggetti più ingombranti renderà tutto più semplice ed eviterà di ritrovarsi alla fine con spazio in meno o mal organizzato. Inoltre, riempire il mezzo partendo dagli oggetti più grandi garantirà maggior disponibilità di manovra all’interno. 

8. Trasformarlo in una casa 

Quando il necessario è salito a bordo e sembra tutto pronto per partire, bisogna ricordarsi che, dopotutto, questa è una piccola abitazione, anche se su ruote, e come tale deve essere decorata e arricchita con pezzi, oggetti e accessori che facciano sentire bene e diano la sensazione di casa. Via libera a coperte e cuscini, magari qualche fotografia e una piantina da interni che aiuti a depurare l’aria, ma anche stoviglie, piccole decorazioni come calamite, disegni.. Quando si è in viaggio è importante stare bene nel proprio ambiente, soprattutto se ci si trascorre tanto tempo, sia mentre si macinano chilometri, sia mentre ci si rilassa a bordo strada o in mezzo al verde. 

I costi e la burocrazia della camperizzazione
“È difficile stimare un preventivo esatto per la camperizzazione di un furgone”, spiega Dario Femiani, Country Manager di #yescapa in Italia. “Se si preferisce un kit amovibile, si può costruire un allestimento anche a 1000 €. Se invece si opta per una camperizzazione più completa, si può ottenere un discreto risultato con un budget di 3.500 € per un van. Si sale sui 5.000 € se ci si affida al supporto di esperti e fino a 8.000/10.000 € per un veicolo più elaborato, con attrezzature più lussuose o strutture più complesse”. 

Per quanto riguarda la burocrazia, “in Italia ad oggi è praticamente impossibile omologare un furgone camperizzato”, specifica Dario Femiani.“Si può in caso predisporre un allestimento mobile che non modifichi le caratteristiche funzionali del mezzo e rispetti le norme relative all’uso, come da carta di circolazione. In alternativa, si può acquistare un furgone già omologato in autocaravan e camperizzarlo a proprio piacimento, oppure acquistare un furgone all’estero ed immatricolare il mezzo in Italia solamente dopo aver omologato il furgone nel paese di origine. Vi sono diversi allestitori professionali che offrono consulenza e un accompagnamento nella prassi da rispettare”. 

Nel frattempo, per chi fosse alla ricerca di ispirazione o volesse provare l’esperienza a bordo di un furgone camperizzato, #yescapa propone tante soluzioni chiavi in mano per un viaggio in totale sicurezza, grazie a una copertura assicurativa multi-rischi e un’assistenza stradale valida in tutta Europa.