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marzo 27, 2019 - città di Asiago

Primavera ad Asiago

Slow emotions 

Le giornate si allungano, il sole fa capolino e scioglie l’ultima neve, le malghe riscoprono la loro livrea più verde, trapuntata di fiori. La primavera è la stagione della rinascita ad #asiago, che si accende di colori e profumi. Il Comune simbolo dell’Altopiano sa valorizzare le mezze stagioni, e specialmente i mesi in cui la #natura si rigenera. Da marzo a giugno il turismo diventa più che mai uno stile di vita orientato alla riscoperta di un benessere profondo, in armonia con i ritmi della #natura. La stagione slow per eccellenza.

Natura

Aria di primavera sull’Altipiano. Per darne l’annuncio non serve il calendario, basta guardarsi intorno, tra fiori e gemme, osservare l’erba riconquistare terreno, i bucaneve popolare i campi, seguiti dai crochi e dalle anemoni. È come se la linfa vitale che scorreva sotto la superficie si liberasse con un’esplosione di colori in slow motion.

Asiago offre tutto lo charme di una cittadina dal sapore mitteleuropeo incastonata in un paesaggio dolce e ondulato, morbido, perfetto per vivere ore di benessere in famiglia e con gli amici e praticare #sport.

5 itinerari a tema

Cinque, come le dita di una mano: sono i percorsi che partono dal centro di #asiago, identificati e valorizzati nel contesto del programma di cooperazione transfrontaliero Interreg Italia-Austria, “Futourist”. Ogni itinerario ha come meta e fulcro un luogo speciale, di grande pregio naturalistico, paesaggistico, storico e culturale.

  • Calà del Sasso

La “scala delle Alpi” è composta da 4.444 gradini irregolari di calcare grigio che salgono tra rocce e strapiombi. Un tempo i taglialegna percorrevano questa via trascinando i tronchi sul bordo del sentiero, che ancora oggi presenta una caratteristica cunetta. Dopo l’impegnativa salita, il panorama. 

  • Forte Interrotto

Il Forte Interrotto, costruito nell’800, è come una sentinella che si affaccia su #asiago. Già caserma di confine, durante la Grande Guerra si trasformò in una vera fortezza. Si raggiunge da Camporovere, in poco più di un’ora, oppure da un sentiero vicino alla cima del Monte Rasta, in appena mezz’ora di cammino. 

  • Museo all’aperto della Grande Guerra di Monte Zebio

Un luogo che “parla”, ancora oggi, raccontando speranze e illusioni di una generazione sacrificata al fronte. Il Museo all’aperto di Monte Zebio fa parte dell’Ecomuseo della Grande Guerra, che ospita un complesso sistema di trincee e gallerie.

  • L’Osservatorio astrofisico

In località Pennar, nel 1942, a 1050 metri di altitudine, sorge l’Osservatorio astrofisico, proprietà dell’Università di Padova, gestito dal dipartimento di fisica e astronomia. Un luogo aperto alle visite guidate, dove vengono organizzati incontri, lezioni, laboratori per grandi e piccoli, conferenze.

  • Il Museo dell’acqua

In località Kaberlaba, l’acqua viene raccontata anche attraverso le attività umane, la lotta all’inquinamento e l’immaginario che scaturisce da questo elemento vitale. Il museo propone un viaggio sopra e sotto la superficie, tra cisterne, pozzi di raccolta, bacini d’alpeggio e fenomeni carsici. 

Altopiano per tutti: i percorsi

L’Altopiano è un paradiso accessibile a tutti in tutte le stagioni. #asiago e gli altri comuni del territorio si impegnano infatti per abbattere le barriere che potrebbero impedire alle persone con disabilità di immergersi nel paesaggio, tra boschi, forti militari, itinerari storici e culturali. Il portale web Altopianoaccessibile.it dettaglia tutte le escursioni percorribili a piedi, con le sedie a rotelle elettriche o a spinta, la handbike, la mountain bike, il tandem, le monoruote da applicare alle carrozzine per affrontare terreni sconnessi. Escursioni talvolta molto semplici, ma in alcuni casi piuttosto impegnative, consigliate a partire da aprile. 

Si va dagli 11 km della strada tra #asiago e le sue frazioni, Rigoni di sopra, Costa, Rodeghieri, Bosco, Büscar e ritorno al punto di partenza, dall’itinerario asfaltato che tocca i borghi di contrada Zocchi e Stella, Bertigo e Pennar, dove c’è uno dei più bei campi da golf di montagna d’Italia (9,5 km), al tratto di 18,5 km nella splendida Val Barenthal, una delle mete preferite del grande scrittore asiaghese Mario Rigoni Stern e la “Strada del Trenino” di #asiago.

Alla scoperta delle fioriture

Macchina fotografica al collo, si cerca la foto perfetta, in grado di esaltare la bellezza dell’Altopiano in primavera. Le fioriture dimostrano come questi paesaggi siano ricchi di biodiversità. Nel verde dei pascoli prosperano crochi, genzianelle, primule, ma anche esemplari protetti come il giglio martagone, il ciclamino, il garofano selvatico. Fanno da contraltare gli abeti, ma anche i faggi, i noccioli, i larici, i ginepri, con il loro sottobosco di muschi, felci e mirtilli. Mano a mano che la neve si scioglie dalle alture, compaiono, vicino alle rocce, rododendri e stelle alpine.

Sport 

Passeggiate con le guide

Archiviate le ciaspole, le associazioni di guide del territorio, “Guide Altopiano” e “Asiago Guide”, hanno tante proposte in serbo per i weekend di primavera: senza salire ad alte quote è possibile scoprire piccoli grandi tesori della media montagna. Magari sulle orme dei grandi scrittori, artisti, intellettuali, come Mario Rigoni Stern, Emilio Lussu, Carlo Emilio Gadda, Robert Musil, o ancora, incamminarsi tra forti e trincee, nei luoghi del primo conflitto mondiale.

Mountain bike

Con l’arrivo della primavera è il momento di inforcare la bicicletta ed esplorare #asiago e dintorni, alla scoperta dei tanti itinerari tra #natura, storia e perfino letteratura. Con i suoi 700 km di sentieri e strade sterrate adatti per le mountain bike l’Altopiano è un territorio tra i più bike friendly.

Orienteering

Caccia al tesoro: seguendo una mappa, con l’aiuto di una bussola, si parte in esplorazione raggiungendo in sequenza una serie di punti precisi, fino all’obiettivo finale. L’Altopiano è un luogo che, per conformazione geografica, sembra disegnato apposta per la pratica dell’orienteering da soli o a squadre. Da non perdere i percorsi Cima Larici, Prunno-Lazzaretto, Val Formica-Dossi.

Bungee Jumping

Un picco di adrenalina, capace di rendere indimenticabile un soggiorno ad #asiago. Tra Foza ed Enego si trova il ponte Valgadena, il luogo più elevato, in Italia, dove lanciarsi con una corda elastica. Gli amanti del bungee jumping e dell’adrenalina non possono lasciarsi sfuggire questo salto nel vuoto, affidandosi allo staff del Bungyxteam. 

Equitazione

Passeggiando tra boschi e pendii in sella a un cavallo si sperimenta un più profondo senso di unione con la #natura. L’Altopiano si presta moltissimo a questo tipo di avventure, grazie alla fitta rete di sentieri da cui è attraversato. Per cavalcare si fa tappa al centro ippico Orthal, in località Kaberlaba. 

Golf

In primavera, a maggio, riapre i battenti uno dei campi da golf di montagna più belli d’Italia. A soli 5 km dal centro di #asiago, in località Meltar, il Golf Club #asiago è un 18 buche immerso nella bellezza, progettato da Peter Harradine. Sul nuovo putting green di 1 km, grazie all’illuminazione notturna, è possibile allenarsi anche la sera.

Eventi

28esimo Incontro Italo-Austriaco della Pace

Ormai più di 100 anni fa si chiudeva un’epoca indimenticabile, contrassegnata dal primo conflitto mondiale. Per la prima volta è ad #asiago, uno dei più importanti teatri di guerra, che si tiene l’Incontro Italo-Austriaco della Pace, giunto alla 28esima edizione: tra i forti, le trincee, le testimonianze fisiche dell’Altopiano, che ancora segnano il territorio. È come una cicatrice che corre lungo i vecchi confini tra le nazioni, una ferita antica che viene risanata ogni volta che gli ormai ex nemici si incontrano per celebrare la loro felice riconciliazione. Non mancheranno le delegazioni provenienti da altre regioni e da altre nazioni, in primis, ovviamente, l’Austria.

Appuntamento quindi il 3, 4 e 5 maggio, per un fine settimana ricco di iniziative, tra escursioni, proiezioni cinematografiche e incontri. Tra le visite guidate, quella al Museo Battaglia dei Tre Monti, e Col d’Ecchele, a Sasso di #asiago, al Cimitero Britannico Barenthal e al Lazzaretto. Sabato sera, al teatro Millepini, va in scena “Gli abeti morti del Monte Lemerle”, a cura della Piccola Compagnia, un’opera tratta dal libro di Raimondo Collino Pansa. Domenica il gran finale: la cerimonia ufficiale, con la Santa Messa al Sacrario, l’omaggio ai Caduti e un concerto. 

Asiago da Fiaba

Le leggende, i miti, le fiabe sono molto più che “storielle per bambini”: rappresentano il nucleo di una tradizione orale ancestrale e potente, che nutre l’immaginazione di tutta una comunità. Ecco perché una manifestazione come #asiago da Fiaba, un evento itinerante, raccoglie tanto consenso. Anche quest’anno torna la grande festa popolare e corale organizzata dal Comune di #asiago in collaborazione con la Confcommercio Mandamento di #asiago. L’iniziativa riunisce esercenti, negozianti, operatori turistici, tutte le associazioni e realtà legate al territorio e un esercito di volontari impegnati a colorare il centro storico di magia. Le date da segnare sul calendario sono i weekend del 18-19 e del 25-26 maggio. #asiago si trasformerà in un libro vivente, con “postazioni” fiabesche, laboratori creativi, letture animate, spettacoli teatrali e di danza, musica e animazioni, per la gioia di grandi e piccoli, famiglie, scuole e gruppi organizzati. #asiago da Fiaba offre l’occasione di scoprire il centro del paese e gli abitanti del suo piccolo mondo, gnomi, elfi, fate e stregoni. Oltre ai protagonisti della tradizione locale saranno presenti i personaggi dei grandi classici della letteratura dell’infanzia e non solo, come Pinocchio, Alice nel Paese delle Meraviglie, Cenerentola, Cappuccetto Rosso e a partire da quest’anno anche Mary Poppins. 

Mostra “L’Archivio Svelato”

La storia dell’Altopiano è quella di una comunità di origini cimbre che nei secoli ha saputo inventare un’originale forma di gestione collettiva del territorio, vivendo in armonia con il delicato equilibrio montano. Il Museo Le Carceri ospita fino al 30 giugno la mostra “L’Archivio Svelato”, che apre una finestra su un modello - il secondo esempio di autogoverno democratico al mondo dopo la Confederazione Elvetica - che ancora oggi affascina studiosi, storici, antropologi. I documenti, emersi in seguito al grande intervento di riordino dell’archivio del Comune di #asiago, restituiscono uno spaccato sociale e culturale unico, ricco di nomi ed eventi che hanno segnato la storia comune. Attestazioni delle cancellerie degli Scaligeri, dei Visconti, della Serenissima, verbali delle vicinie, atti del registro delle deliberazioni dei Reggenti sono tessere di un mosaico complesso.

Questo patrimonio riunisce i documenti salvati durante il “profugato”, ovvero l’abbandono forzato dell’Altipiano in seguito alla Strafexpedition del 1916, e quelli pervenuti dall’Archivio di Stato di Venezia, dall’Archivio di Stato di Vicenza, dalla Biblioteca Bertoliana e dalla Fondazione Musei Civici, ma anche dalla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. La mostra è stata realizzata grazie al sostegno della Fondazione Cariverona e in partenariato con l’Istituto di Cultura Cimbra di Roana.

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