Cookie Consent by Free Privacy Policy website Bistrot 4.5 porta il mare all’Eur: Specialità di pesce e qualche richiamo alla terra nella cucina di Guido Boemio, lo chef “nato con le branchie”
novembre 22, 2018 - Bistrot 4.5

Bistrot 4.5 porta il mare all’Eur: Specialità di pesce e qualche richiamo alla terra nella cucina di Guido Boemio, lo chef “nato con le branchie”

All’Eur, in uno dei quartieri più moderni e squadrati della Capitale, là dove i nomi delle strade fanno il giro delle città europee, c’è un’oasi di mare proprio a due passi da Viale dell’Oceano Indiano.Bistrot 4.5è un #ristorante specializzato nella cucina di pesce in Via Amsterdam 140, elegante nell’impiattamentoeautentico nei sapori. Un luogo informale e accogliente, dove la qualità e la freschezza dei migliori prodotti incontrano l’arte culinaria di Guido Boemio e della sua brigata. Un posto speciale dove i piatti sono preparati e presentati a regola d’arte da un personale attento, in un ambiente curato ma sobrio, con quel giusto equilibrio nel design degli interni in piena linea con la filosofia eco-friendly del locale.

I padroni di casa sonoAlberto Mennini e la moglie Anna Laudante.Lui, imprenditore e musicista istrionico, ha voluto riportare nel bistrot il proprio mondo. Qui è vincente il binomio arte e cultura: tra le mura del suo #ristorante Alberto havalorizzato una piccola sala con una sua personale esposizione di quadri, risultato di un tour itinerante in tutti gli istituti penali per minori d’Italia.

Gli ospiti vengonosubito conquistati dalla maestria e dalla cura del servizio discreto e professionale diRuggero Penza.Dopo il suo debutto al Savoya Londra, il responsabile di sala ha lavoratoal fianco di Giorgio Locatelli allo Zafferano per poi tornare in Italia; nell’ordine è statoal Relais le Jardin,al Mirabelle, successivamenteal Duke's e nel 2010 ha seguito il progetto dell’allora nascenteARoma diPalazzo Manfredi. E ancora: Giuda Ballerino e l'Altro Vissani, presso il Pepero, in Costa Smeralda. Per sette anni ha anche collaborato con le Scuole del Gambero Rosso a #Roma,insegnando tecniche, strategie ed etica del mondo della ristorazione. Senza velleità stellate, il maître di Bistrot 4.5guida magistralmente la salaper fare vivere ai propri commensali una preziosa esperienza sensoriale in uno stile d’accoglienza tutto italiano.

Il bistrot rappresenta un nuovo punto di incontro per chi vuole assaporare il lato più autentico del mare anche in città. Per comprenderlo a fondo bisogna partire proprio dal mare, guardare sotto la superficie ed esplorare le sue profondità. Ho imparato prima a nuotare che a camminare”. Racconta Guido Boemio, lo chef “nato con le branchie”. Un amore viscerale quello diGuidoper l’acqua, coltivato nelle sue immersioni come pescatore subacqueo e trasposto, successivamente, in cucina. Un mestiere iniziato circa ventitré anni fa, con la fortuna di aver esordito in uno stellato Romano dell’epoca per poi mantenere standard molto alti a livello professionale. Materia prima non convenzionale, selezione di pesce alternativa senza farsi troppo influenzare dall’estero per valorizzare i nostri mari. Tra le specialità ittiche lavorate tracina, barracuda e muggine nonostante il menu sia basato su piatti tradizionali rivisitati in chiave moderna. Lacucina a vista coinvolge subito gli ospiti e crea un’atmosfera rilassata e conviviale in diversi momenti della giornata. Da Bistrot 4.5 la pausa pranzo è ormai una sicurezza per un quartiere così dinamico che pullula di uffici; infatti, per chi vuole restare leggero e mangiare con gusto lo chef ha ideato un percorso senza troppi virtuosismi grazie a ricette classiche che strizzano l’occhio alla tradizione.

La sera porta sempre consiglio, invece, e lo chef Guido Boemio ha deciso di far uscire il suo estro creativo e mai scontato con una serie di piatti impreziositi sempre da un ingrediente speciale. Per una cena indimenticabile si inizia con i crudi di mare in una selezione delle migliori prelibatezzetra tartares leggermente condite, carpacci e crostacei oppure gusci come ostriche francesi, tartufi di mare e altro ancora; più verace la scelta fagioli co’ le cotiche, cozze e salvia, mentre c’è anche l’opzione in verdesedano, carote e cipolle. Tra i carboidrati, per non banalizzare l’ormai scontato risotto alla crema di scampi che fa subito anni ‘80, lo chef ha proposto il suo riso, scampi e caprinoin cui l’aggiuntadella nota delicata epiù o meno acidula del formaggio che tira su il piatto, completato a tavola con la bisque di astice.

Di stagione le tagliatelle, totani, cime di rapa e agrumi come pure glispaghettoni, ajo, oio, peperoncino, mazzancolle e zenzero o i tortelli alla parmigiana, bottarga e tartufo. Le proteine alternano mare e terra con ricciola, scarola, pistacchi e mosto d’uva, l’agnello, zucca, fave e cicoria, la tracina al verde, pepe e tapioca ma nell’indecisione si può optare per il secondo né carne né pesce. Per gli zuccheri si gioca sulleconsistenze di frutta e…anice, si movimenta il palato con semifreddo lime, tequila e sale, si aggiunge aRomaticità all’italiana nella cheesecake, melograno e scalogno e a prendere per la gola ci pensa il croccante 4.5, un cubo di cioccolato fondente, gelato fior di panna e amarene.