Il Consorzio calabro entra nel Patto d'Intenti per la tutela e la promozione unitaria dei vini rosa italiani assieme al Chiaretto di Bardolino, Valtènesi, Cerasuolo d'Abruzzo, Castel del Monte e Salice Salentino.
Il Consorzio Vini Cirò e Melissa entra ufficialmente a far parte del Patto del Rosé. L'accordo, siglato durante il Merano Wine Festival dal Presidente del Consorzio Raffaele Librandi, sancisce la visione comune sul futuro del #vino rosa. Con il Patto del Rosé i Consorzi di tutela del Chiaretto di Bardolino, del Valtènesi, del Cerasuolo d'Abruzzo, del Castel del Monte, del Salice Salentino, e ora anche del Cirò, sottolineano la volontà di perseguire un obiettivo preciso: valorizzare il #vino rosa autoctono e portare nel mondo uno stile italiano del rosé, fatto di un'interazione unica e irripetibile tra il sapere umano e la peculiare vocazione di vitigni tradizionali, suoli e climi. I territori sono quelli che da sempre esprimono una particolare vocazione nella produzione di vini rosé e che costituiscono oggi i capisaldi dei rosati a menzione geografica ottenuti da uve autoctone.
"Siamo felici che anche il Consorzio Vini Cirò e Melissa sia entrato a far parte del Patto del Rosé - spiega Franco Cristoforetti, Presidente del Consorzio del Chiaretto di Bardolino e capofila del progetto - a conferma del fatto che la strada che stiamo percorrendo è quella giusta. Quello della DOC calabra è un territorio che ha molto in comune con quello delle altre cinque realtà che hanno aderito all'accordo, un territorio ricco di storia e di tradizione, produttore di uno dei vini rosati più antichi e apprezzati".
Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare
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