Cookie Consent by Free Privacy Policy website Chianti diventa "Shiandi", registrato il marchio in caratteri cinesi
settembre 25, 2018 - Consorzio Vino Chianti

Chianti diventa "Shiandi", registrato il marchio in caratteri cinesi

Risultato ottenuto dopo una lunga trafila burocratica. Il presidente Busi: "Un passo importantissimo per radicare la nostra presenza sul mercato"

Firenze, 25 settembre - Il #chianti parla e scrive cinese. Dopo una lunghissima trafila burocratica, il marchio #vino #chianti docg è stato registrato in caratteri cinesi e verrà utilizzato per le etichette esportate in Oriente. La traslitterazione ha una fonetica molto simile all'originale: si pronuncia "Shiandi"

 Un risultato importante ottenuto dopo un lungo lavoro sul posto e dopo una difficile fase istruttoria legata alla particolare complessità amministrativa delle istituzioni cinesi.

Il marchio, nella sua traduzione, ha un significato molto positivo, soprattutto per le sensazioni che riesce a evocare: il primo carattere è utilizzato per indicare una attività a favore di terzi, il secondo è la pace e il terzo carattere è quello utilizzato per indicare le radici di un fiore.

"E' un passo epocale per il marchio - commenta il presidente del Consorzio #vino #chianti, Giovanni Busi - che sancisce il radicamento nel mercato cinese. Grazie ad un inteso lavoro di promozione, il #vino #chianti docg  è amato e da oggi sarà ancora più apprezzato in un paese che conta 1,3 miliardi di persone, con un mercato dalle potenzialità enormi.

Con questa registrazione abbiamo realizzato uno step importante  del nostro progetto a lungo termine  di internazionalizzazione a favore delle imprese toscane. Le aziende associate interessate all'utilizzo sulle proprie etichette ne potranno fare richiesta direttamente al Consorzio #vino #chianti docg".

Il mercato cinese si conferma un terreno favorevole per il #vino. Secondo i dati Nomisma si parla di una crescita del 3,3% rispetto allo scorso anno dell'export del #vino italiano. Per i rossi Dop della Toscana l'aumento è addirittura dell'11,3%.

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