I profumati e prelibati frutti delIa terra sono i re dell’autunno nella Val di Taro: il Fungo di Borgotaro IGP è protagonista
di due importanti fiere, ad Albareto e Borgo Val di Taro, e di un itinerario speciale, che si dipana tra borghi e castelli da esplorare a piedi e in bicicletta, magari in compagnia delle guide locali.
Ristoranti, B&B e agriturismi accolgono i visitatori
con ricette e proposte dedicate.
Parma, 7 settembre 2017_ Si orientano nel sottobosco con la vista e con l’olfatto, tengono d’occhio il meteo, aspettando le prime piogge di settembre. Gli esperti e appassionati del Boletus Edulis, ovvero il tanto cercato e apprezzato fungo porcino, hanno i loro posti segreti, i loro “trucchi del mestiere”, e la loro terra d’elezione: l’Appennino Parmense, in particolare la Val di Taro, dove in autunno si scatenano delle vere “cacce al tesoro”. Nel pieno della stagione qui si svolgono inoltre fiere e sagre che hanno come protagonista il Fungo di Borgotaro IGP (l’unico micete ad aver ottenuto questa certificazione in Europa).È un’ottima occasione per degustarlo in moltissime ricette (trifolato, fritto, con il risotto o la pasta fresca, con la polenta, oppure crudo), acquistarlo fresco per il consumo immediato o secco come scorta per l’inverno. E al tempo stesso per andare alla scoperta di un territorio ricco di bellezza e #natura.
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