Cookie Consent by Free Privacy Policy website MANOVRA: COLDIRETTI, 1/3 BUDGET VACANZE NEL CIBO, E' PRIMA VOCE Rappresenta a pari merito con arte e cultura l'immagine dell'Italia nel mondo
december 01, 2019 - Coldiretti

MANOVRA: COLDIRETTI, 1/3 BUDGET VACANZE NEL CIBO, E' PRIMA VOCE Rappresenta a pari merito con arte e cultura l'immagine dell'Italia nel mondo

Il cibo batte l'alloggio e diventa la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia, con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola, per un importo complessivo stimato nel 2019 in oltre 30 miliardi all'anno, il massimo storico di sempre, proprio mentre in #manovra passa il via libera all'aumento fino a 10 euro della tassa di soggiorno nei Comuni mete top del turismo. E' quanto emerge dallo studio "Turismo ed enogastronomia", tracciato dalla #coldiretti alla 1° giornata nazionale Cibo e cultura nel Villaggio contadino di Natale nella Capitale europea della cultura, con l'analisi su quanto si consuma per pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

Un valore che – sottolinea la #coldiretti – è quasi il triplo di quanto si spende per attività culturali, ricreative e di intrattenimento, oltre che trasporti, fermo a quota 9 miliardi. Ma il cibo sorpassa largamente anche la cifra che i turisti destinano all'alloggio pari a circa 24 miliardi, e l'acquisto di souvenir di abbigliamento e artigianato fermo a quasi 19 miliardi.

Non a caso il cibo rappresenta per quasi un italiano su cinque (19%) la principale motivazione di scelta del luogo di villeggiatura, mentre per un altro 53% costituisce uno dei criteri su cui basare la propria preferenza e solo un 5% dichiara di non prenderlo per niente in esame secondo l'indagine Coldiretti/Ixe'. Il 72% dei vacanzieri punta sui prodotti della cucina locale mentre solo il 17% ricerca anche in villeggiatura i sapori di casa propria ed il resto si affida alla cucina internazionale.

L'enogastronomia vince anche tra i souvenir – nota #coldiretti -, con il 42% dei turisti che sceglie proprio un prodotto tipico da riportare a casa o regalare a parenti e amici come ricordo della propria villeggiatura. Tra le specialità più acquistate vince il vino, davanti a formaggi, salumi e olio extravergine d'oliva. Un fenomeno che vale ormai circa 3 miliardi di euro, secondo un'analisi #coldiretti su dati Isnart.

Ma il cibo è anche l'elemento che rappresenta meglio l'immagine del Belpaese nel mondo per un italiano su 3 (35%), a pari merito con arte e cultura (indicate anche qui dal 35% degli intervistati) e ben davanti i paesaggi (19%), la moda (7%) il design e le auto, secondo il sondaggio 2019 Coldiretti-Ixe'.

Si tratta di un risultato che dimostra l'immenso valore storico e culturale del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione – precisa la #coldiretti – dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. Una ricchezza che purtroppo rischia di sparire dalle strade e dalla piazze delle città italiane sotto la pressione dell'omologazione che porta a consumare gli stessi cibi in ogni parte del mondo, dagli hot dog al kebab fino al sushi.

"L'Italia è il solo Paese al mondo che può contare primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione #agroalimentare che peraltro ha contribuito a mantenere nel tempo un territorio con paesaggi di una bellezza unica", ha affermato il presidente della #coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che i tesori enogastronomici sono delle vere e proprie opere d'arte conservate gelosamente da generazioni di agricoltori che vanno difese dal rischio dell'omologazione e falsificazione.