L' impatto dell’uomo sull’ambiente è pesante, questo ormai è risaputo. Sentiamo parlare di esaurimento delle risorse energetiche, idriche, minerali, del consumo fuori controllo di terra. Anche le risorse ittiche, per quanto enormi siano gli oceani, sono da tenere sotto stretto controllo e, in alcuni casi, è già ora di correre ai ripari.
Basta, infatti, parlare con un pescatore per capire quanto si siano impoveriti i nostri mari negli ultimi decenni. L’incremento della domanda di prodotti ittici, dovuto all’aumento della popolazione mondiale, e la conseguente crescita dell’offerta, lievitata anche grazie all’ammodernamento delle tecnologie impiegate nella pesca industriale, sta portando a un graduale impoverimento delle risorse ittiche. Nel mondo ogni anno si consumano quasi 160 milioni di tonnelate di pesce (dati Fao, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, del 2012). Secondo gli ultimi due rapporti Fao del 2012 e 2014 (consultabili sul sito fao.org, l’ultimo all’indirizzo www.fao.org/fishery/publications/en), la percentuale di stock mondiali valutati dalle commissioni della Fao e dalla Stecf (Scientific, Technical and Economic Committee for Fisheries, la commissione che nell’Unione Europea si occupa delle questioni di pesca) per i quali sono stati raggiunti o superati i quantitativi massimi di pesca sostenibile supera l’80%. Solo il 12% degli stock valutati sono risultati moderatamente sfruttati.
Secondo i dati del ministero italiano delle Politiche agricole, alimentari e forestali solo il 10% circa delle oltre 700 specie commestibili presenti nei nostri mari è effettivamente commercializzato. L’esasperata concentrazione della pesca di alcune specie tra le tante disponibili è lo specchio del mercato: siamo ormai abituati a consumare solo alcuni pesci, vogliamo trovare quelli in pescheria e sui banchi del supermercato, quindi i pescatori e l’industria ittica cercano di soddisfare la richiesta. L’intento di questo libro non è mettere al bando le specie più conosciute, quanto presentare con ottime ricette tutta la ricchezza del mare che ci perdiamo. In questo modo vorremmo promuovere un consumo più consapevole e sostenibile, curando anche il portafogli, visto che in alcuni casi i pesci che vi proponiamo sono più economici dei cugini famosi.
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