Cookie Consent by Free Privacy Policy website Angelo Inglese, il sarto dei re a Expo Milano 2015
luglio 22, 2015 - Expo 2015

Angelo Inglese, il sarto dei re a Expo Milano 2015

Il saper fare italiano oggi protagonista in Expo Milano 2015, l’avvenimento internazionale che sta promuovendo le eccellenze tricolori nel mondo. Angelo Inglese, il camiciaio di Ginosa, nel Tarantino, che veste i re d’Inghilterra, ha parlato oggi della sua sartoria presso lo spazio Coldiretti di Expo Milano 2015, all’interno della rassegna “Taste of Puglia”. Nell’incontro ha raccontato del suo mestiere, un progetto che mette in risalto l’attività artigianale, ma anche le risorse del territorio, e del recupero della lana di pecora e dei pigmenti naturali. “Mi concentro sull’attività artigianale, ma anche sulle risorse che offre il mio territorio e per questo ho ribattezzato il mio progetto turismo sartoriale”, ha affermato Inglese, proseguendo: “Anche a Expo il tema della tradizione è portante: in futuro ci dovremmo abituare sempre di più a prodotti di eccellenza più che di lusso, realizzati con una matrice tradizionale e a volte anche con il recupero”. La storia di questo “sarto di lusso” è particolare proprio per la sua assoluta semplicità: la bottega di famiglia fu fondata nel 1955 dalla nonna Annunziata, ma è con lui a capo che, nell’arco degli ultimi 15 ann,i il marchio ha raggiunto l’alto livello di notorietà e si è diffuso in numerosi paesi, grazie alle qualità difese e mantenute nel tempo della tradizione del made in Italy. Angelo Inglese ha conquistato in breve tempo i giapponesi diventando anche il “camiciaio” di fiducia del Premier. È curioso, come cita lui stesso, l’episodio in cui il Primo ministro indossò in un’occasione ufficiale un’orrenda camicia che gli fu attribuita e per cui fu ampiamente attaccato. Angelo Inglese, costretto a difendersi dalle accuse visto che la camicia contestata non era una sua creazione, si trovò così per caso al centro di un’attenzione mediatica che gli procurò una grande visibilità. Da allora le camice Inglese hanno fatto il giro del mondo, sempre centellinate e selezionatissime: ne produce 4.000 all’anno e alcune richiedono fino a 30 ore di lavorazione. “I caratteri che ci distinguono sono quelli della tradizione e della sartorialità. In alcuni casi usiamo ancora le vecchie macchina da cucire Singer a pedali per dei tessuti particolari e, anche, rifiniture a mano, quindi servono 25 passaggi a mano per ogni camicia e quasi 30 ore di lavorazione”. Sono proprio queste caratteristiche che hanno portato alcuni curiosi a conoscere le camice di Ginosa, tra questi i membri delle case reali come il Principe William che indossò una camicia di Angelo anche il giorno delle nozze con Kate. “Il coraggio di aver attinto e guardato al passato per andare ben oltre i propri confini, questo è quello che ci ha premiato. – dice Angelo Inglese - Dell'antica tradizione abbiamo fatto la nostra fonte di ispirazione, un lavoro meticoloso fatto con amore e passione. Per questo motivo sono rimasto a Ginosa, nonostante il successo: il fatto che un prodotto venga realizzato così bene in un territorio, mi ha sempre fatto pensare che fosse importante restare lì”.

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