Il percorso di visita all’interno dell’Area Tematica “Future Food District”, realizzata in collaborazione con Coop, comincia nel Padiglione del Supermercato del Futuro e dura una ventina di minuti per poi continuare nella piazza antistante nella quale si trovano alcuni chioschi di ristoro, una Exhibition Area e due installazioni: la Urban Algae Folly, un esempio di bioarchitettura contenente alghe, concepita sia per un consumo alimentare che per produrre energia, e la Vertical Farm, che rappresenta un vero e proprio orto verticale adatto per coltivare in spazi ristretti, anche urbani, diverse tipologie di alimenti.
Nel Supermercato del Futuro i prodotti si raccontano e garantiscono tracciabilità e sicurezza
All’ingresso del Supermercato è possibile prendere i cestini per la spesa: dimenticate i vecchi e pesanti carrelli perché al loro posto ci sono trolley in cartone, con tanto di ruote da applicare, che si possono acquistare per portare la spesa in giro per Expo Milano 2015 oppure spedirla in qualsiasi parte del mondo. L’area di vendita, concepita a gradoni per poter ricreare un ambiente socievole e di incontro, riprende l’idea del mercato tradizionale e mette al centro i prodotti; le scaffalature basse, poi, permettono ai clienti di guardarsi negli occhi e di conversare.
Il Supermercato è organizzato in cinque spazi e nei corner di ognuno sono previste degustazioni legate al Partner della filiera. I tavoli interattivi permettono, semplicemente indicando i prodotti, di ottenere preziose informazioni come la presenza di allergeni, le origini, i valori nutrizionali e anche l’impatto ambientale. Continuando la visita ci si imbatte in YuMi un robot che confeziona le mele, in grado non solo di muovere prodotti di qualsiasi tipo e confezionarli ma anche di interagire con i clienti.
Il packaging del futuro: gli scenari per il 2020 e il 2050
L’obiettivo primario del packaging del futuro è quello di ridurre lo spreco conservando più a lungo gli alimenti. Le soluzioni proposte per il 2020 utilizzano l’alta pressione e mirano a conservare prodotti come carne e pesce fino a venti giorni, indicando anche il grado di freschezza tramite un bollino verde che cambia colore. Quale esempio migliore se non quello degli insetti per parlare di un tipo di packaging in grado di mantenerli freschi e croccanti fino a sei mesi? Gli insetti contenuti all’interno di queste confezioni, tuttavia, non sono commestibili né acquistabili. Il packaging del 2050 punta a ridurre il più possibile il materiale di confezionamento e a conservare i prodotti oltre i venti giorni.
La visita continua nella Exhibition Area
La visita continua fuori dal Supermercato, nella Exhibition Area che illustra nuovi modi di produrre il cibo, nuovi utilizzi delle eccedenze alimentari, nuove forme di cibo realizzabili ad esempio con la stampante 3D di pasta e comprende un laboratorio del futuro in termini di sicurezza alimentare, un’aula del futuro dove vengono portate avanti attività di educazione al consumo consapevole e uno spazio dedicato alla tecnologia del futuro del 2020, già applicabile, per agevolare le scelte alimentari dei consumatori.
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