Una torre alta circa trenta metri, cinque tonnellate di peso, illuminata da fiaccole e luci elettriche. E’ stata presentata, negli spazi del Padiglione Eataly, la Macchina di Santa Rosa, simbolo di Viterbo, unico monumento italiano trasportato e ricostruito in Expo Milano 2015. Hanno partecipato all’incontro il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, l’onorevole Giuseppe Fioroni, l’assessore con delega alle Politiche per le Attività economiche, produttive e agroalimentari e a Expo 2015 del Comune di Viterbo Giacomo Barelli, il Presidente del Sodalizio dei facchini Massimo Mecarini e il Presidente della Fondazione Carivit Mario Brutti. L’opera porta un messaggio importante all’Esposizione Universale: fa riflettere sul tema del cibo e dell'alimentazione. Uno dei miracoli della Santa fu quello di trasformare il pane in rose per poter sfamare, di nascosto, i bisognosi. “Qui ad Expo si respirano emozioni positive - ha commentato Leonardo Michelini, sindaco di Viterbo - e la Macchina di Santa Rosa ne è un simbolo per la devozione, il valore artistico, il sacrificio dei facchini e il senso della comunità”. Ogni anno, la sera del 3 settembre, la Macchina di Santa Rosa sfila per le vie del centro storico della città per rievocare simbolicamente la traslazione della salma di Santa Rosa, avvenuta nel 1258 per disposizione di Papa Alessandro IV, dalla Chiesa di Santa Maria in Poggio alla chiesa di Santa Maria delle Rose. Per consegnare a Expo Milano 2015 il suo messaggio di speranza, per la prima volta, la Macchina di Santa Rosa, dal 2013 riconosciuto patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco, è stata smontata e trasportata a Milano. “Se facessimo tutti la nostra parte, prendendo esempio da Santa Rosa, sfamando i ceti più poveri, faremmo un passo importante per aiutare a eliminare il problema della fame - ha sottolineato Giuseppe Fioroni, ex ministro dell’Istruzione, già sindaco di Viterbo -. E questo è il contributo più alto che Viterbo, città dei Papi, può dare a Expo Milano 2015”.
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