Cookie Consent by Free Privacy Policy website Santo Trastevere cambia e da bistrot diventa ristorante
aprile 20, 2018 - Santo Trastevere

Santo Trastevere cambia e da bistrot diventa ristorante

Il locale di via della Paglia, aperto dal settembre 2016, continuerà ad essere cocktail bar, ma con una proposta gastronomica più strutturata e completa, grazie a piatti realizzati con ingredienti di qualità e la creatività dello #chef #edoardomeuti.

Il Locale

Nel cuore dello storico quartiere di Trastevere, tra la movimentata piazza Sant’Egidio e la più tranquilla piazza San Cosimato, #santotrastevere è un #ristorante - cocktail bar dal respiro internazionale e dal design moderno firmato dall’architetto #eleonorapalazzi.

Un’ex officina di 120 mq che, grazie anche a opere di street art, conserva il carattere post industriale seppure ingentilito dalla presenza di pareti di legno e piante.

Circa 50 i coperti tra tavoli, sedute alte, bancone e tavolo sociale. Per la bella stagione è previsto l’ampliamento dei posti a disposizione con un dehors esterno.

Lo Staff

La cucina di Santo è affidata all’estro e alla tecnica dello #chef Edoardo Meuti, 33 anni, con precedenti lavorativi al Rossini dell’Hotel Quirinale e al #ristorante Quinzi & Gabrielli.

Ilaria Sbal è la bartender che vanta esperienza internazionale al fianco di grandi #chef ed è esperta di abbinamento tra cocktail e cibo.

Responsabile di sala è Luca Gallo che, dopo anni nell’hôtellerie di lusso, ha scelto di misurarsi con una nuova sfida.

L’offerta

Santo Trastevere accoglie i suoi ospiti dall’aperitivo al dopo cena. La serata inizia con i “cicchetti” abbinati ai #drink, a cena il menù è alla carta; da maggio apertura domenicale per il brunch.

Alla base dei piatti solo ingredienti freschi e di qualità garantita, selezionati con cura presso fornitori di fiducia: dal pane del forno Roscioli ai pregiati prodotti Selecta.

Food

Il menù soddisfa i gusti di tutti, alternando proposte di carne, pesce e vegetariane, tra rivisitazioni della tradizione e accostamenti dal sapore internazionale.

Alcuni esempi: tra gli antipasti il #calamaroasiatico (calamaro saltato, crackers di riso soffiato, salsa di edamame, gelatina di cipolla rossa al pepe, salsa teriyaki); la #battutadigamberorossodimazara (con robiola al basilico, sale agli agrumi e croccante di pane).

La pasta ripiena di polpo su crema di topinambur è una delle novità più interessanti di questa stagione.

Molto gustoso “L’Agnello di Dio”: Costolette d’agnello New Zealand marinato 48h (soia, tosatzu, worchester, senape e aneto) bietola rossa e salsa BBQ home made.

Altrettanto invitante “Ops! Si è bruciato il polpo” (Polpo arrostito, vellutata di porri e curry, scorzonera croccante e cavolfiore viola)

 

Drink

Oltre ai grandi classici, da Santo è possibile degustare #drink originali realizzati con distillati e prodotti di alta qualità da #ilariasbal, a lei affidato il compito anche di suggerire i migliori accostamenti con le portate del menù.

Eternal City Brewing firma invece la proposta birraria del Santo. Birrificio artigianale nato nel 2013, dalla spiccata identità romana, realizza birre rigorosamente non pastorizzate e non microfiltrate. La varietà di stili prodotti rende possibile l’abbinamento sia con i piatti semplici che con quelli ben strutturati.

Dalla collaborazione con #eternalcitybrewing è nata anche una birra esclusiva con etichetta “Santo Trastevere”, una American Pale Ale, fresca e beverina.

Non manca una ristretta ma ben ragionata proposta di vini, curata dallo staff con il coinvolgimento di affidabili fornitori e produttori.

Eventi e arte

Appagare il palato con aromi e sapori è l’obiettivo primario, ma Santo punta ad offrire un’esperienza sensoriale a tutto tondo.

Una curata playlist internazionale è il sottofondo di tutte le serate, mentre ogni mercoledì l’appuntamento è con la musica dal vivo: jazz, soul, rock...con band emergenti che eseguono sia cover che brani originali.

Il giovedì invece è la serata Super Santo, con dj set dopo cena.

Spazio anche all’arte con vernissage, mostre e installazioni temporanee; sono inoltre ospitate regolarmente le creazioni di Giorgio Bartocci street artist poco convenzionale. La sua pittura è generata dall’istinto, da movimenti fluidi che accompagnano lo sguardo in una sorta di danza che innesca la sensazione di trovarsi all’interno di un ciclo vitale.