Cookie Consent by Free Privacy Policy website Export del vino, appello alle Istituzioni da parte di esperti e produttori All’Accademia dei Georgofili un confronto tra Europa, Russia e Cina
dicembre 01, 2017 - Foragri

Export del vino, appello alle Istituzioni da parte di esperti e produttori All’Accademia dei Georgofili un confronto tra Europa, Russia e Cina

Venerdì 1° dicembre alle Logge Uffizi Corti di Firenze un incontro sulle nuove forme di protezionismo e le sfide dei mercati

Firenze, 1 dicembre – Troppe barriere all’export bloccano lo sviluppo di mercati in forte espansione come quelli verso Cina e Russia, c’è bisogno di sostegno da parte delle istituzioni. Questo l’appello di esperti, produttori vinicoli e rappresentanti internazionali riuniti da FORAGRI – Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua in #agricoltura, per il convegno “Sviluppo e barriere al commercio internazionale del #vino: UE - Russia - Cina”, che si terrà venerdì 1° dicembre (ore 9) all’Accademia dei Georgofili (Logge Uffizi Corti, Firenze).

Al centro del meeting, organizzato in occasione della chiusura del 68° Anno Accademico dell'Accademia Italiana della Vite e del #vino, strategie innovative di mercato in ambito vinicolo, la le opportunità di export rappresentate da Cina e Russia, in contrasto con le nuove forme di protezionismo messe in atto dai paesi produttori che rappresentano una sfida importante per il sistema commerciale.

Da sottolineare come la forte crescita dell’export vinicolo Europeo è rivolta soprattutto verso i Paesi extra-UE. L’Italia non fa eccezione, anzi, è il locomotore di questa tendenza che vede nei mercati russi e cinesi i principali approdi (V.di grafici in allegato).

“Malgrado le grandi opportunità di sviluppo - spiega Davide Gaeta, professore dell’Università di Verona e membro dell’Accademia della vite e del #vino, tra i relatori attesi - tuttora siamo abbandonati dalle istituzioni, perché il sistema delle imprese si muove da solo in assenza di una concretapolitica di negoziazione internazionale che abbia ottenuto vantaggieffettivi.Questo vale sia per l’Europa che per il nostro governo. Le barriere che in passato erano principalmente tariffarie adesso sono di tipo tecnico: sugli standard, le certificazioni e i controlli che rendono molto onerosa l’esportazione in quanto aggravano le imprese di costi aggiuntivi”.

“La missione di #foragri - dichiara Stefano Bianchi, presidente dell’organizzazione - è quella di sostenere le aziende agroalimentari più innovative e dinamiche nei loro processi di sviluppo, attraverso la formazione, la crescita professionale e le competenze delle risorse umane. Siamo convinti che in questo momento l’innovazione nelle imprese riguardi principalmente l’internazionalizzazione e l’introduzione di nuove tecnologie. In questi processi le competenze sono sempre più sofisticate sia negli strumenti che nei contenuti come dimostra il tema della giornata all’Accademia dei Georgofili. Anche in questo settore vogliamo essere a fianco delle aziende e dei loro collaboratori”.

Negli ultimi dieci anni il commercio di #vino mondiale ha registrato il massimo flusso di scambi. Dal 2000 lo scenario internazionale è stato dominato dagli USA con tre milioni di ettolitri annui, seguiti da Cina (2,8 milioni di ettolitri) e Russia (2,4 milioni). Sono soprattutto i Paesi extra-Ue (seppure rappresentino ancora meno del 35% dell’export totale) ad evidenziare i tassi di crescita più elevati nell’export. Tra questi Russia e Cina registrano variazioni negli acquisti di prodotti agroalimentari italiani a doppia cifra (oltre il 20%), benché continuino a pesare solo per il 2% sul totale dell’export (dati Nomisma, gennaio-luglio 2017). Restano in linea con la media di settore le esportazioni verso Nord America ed Europa.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare