Cookie Consent by Free Privacy Policy website La critica internazionale incorona il Gallo Nero - Successo in Italia e all’estero per i vini della denominazione, che si fregiano dei riconoscimenti più alti, con la Gran Selezione in testa
novembre 06, 2017 - Gallo Nero

La critica internazionale incorona il Gallo Nero - Successo in Italia e all’estero per i vini della denominazione, che si fregiano dei riconoscimenti più alti, con la Gran Selezione in testa

Firenze, 6 novembre 2017 – Ricchissimo il medagliere 2017 per il Chianti Classico, trainato dalla Gran Selezione: finita la vendemmia, ecco il bilancio dei riconoscimenti della critica enoica mondiale.

Recentissima la classifica top 100 del celebre critico enologico James Suckling, pubblicata il 2 novembre, che svela i vini migliori del mondo tra gli oltre 16000 valutati nel corso dell’ultimo anno, e incorona una Gran Selezione, l’etichetta della Barone Ricasoli Chianti Classico Gran Selezione Colledilà 2015, con 97 punti tra i grandi nomi dell’enologia internazionale.

La Gran Selezione, la tipologia all’apice della piramide qualitativa della DOCG Chianti Classico, è l’espressione piena del territorio, prodotta esclusivamente con le migliori uve aziendali e soggetta a un più rigido protocollo di certificazione, si dimostra particolarmente apprezzata dagli interlocutori stranieri. Secondo Wine Advocate sono 78 le etichette Gallo Nero meritevoli di un punteggio oltre la soglia canonicamente nota come quella dell’eccellenza, i 90 punti. A ottenere il rating più alto sono 16 Gran Selezione, tra cui il Félsina Chianti Classico Gran Selezione Colonia che ottiene 97 punti. Wine Spectator premia ben 144 etichette della denominazione Chianti Classico, attribuendo a 77 un punteggio pari o superiore a 90 punti. A ottenere il risultato più alto è ancora una volta una Gran Selezione, il Castello di Ama Chianti Classico Vigneto La Casuccia Gran Selezione con 96 punti.

L’apprezzamento della storica rivista di riferimento negli USA per il rosso Made in Tuscany non è una novità: da anni Wine Spectator inserisce il Chianti Classico nella lista top 100 e recentemente ha selezionato 12 etichette del territorio per presentarle al New York Marriott Marquis, nel cuore di Manhattan. D’altronde sono proprio gli Stati Uniti il primo mercato per il Chianti Classico: tre bottiglie su 10 prodotte tra le colline della Denominazione più antica (300 anni festeggiati nel 2016) finiscono sulle tavole americane.

Anche la classifica di Doctor Wine, guida italiana che applica un sistema di valutazione internazionale, è dominata dalla Gran Selezione. Sono 20 le etichette Gallo Nero che conquistano un punteggio compreso tra 95 e 98. A ottenere il punteggio più alto è il Chianti Classico 2015 dell’azienda Querciabella, con un 98. Seguono, a un solo punto di distanza, tre Gran Selezione: il Badia a Passignano 2012 di Antinori, il Puro 2013 del Castello di Volpaia e il Sergio Zingarelli 2013 di Rocca delle Macìe. Con 95 punti svetta anche qui il pluripremiato Gran Selezione Colonia 2013 di Fèlsina.

Sul fronte interno, è il Gambero Rosso la guida che riconosce un maggior valore al Chianti Classico: su 75 etichette premiate in Toscana, il 28% (ovvero 21) sono a firma Gallo Nero, consacrandola come denominazione con i risultati migliori della regione. Dodici quelle premiate da Slow Wine, mentre per la Guida dell’Espresso i vini toscani degni di nota sono 51, di cui 14 prodotti nel territorio del Chianti Classico. Stessa proporzione per la guida Touring, mentre Bibenda attribuisce 5 grappoli a 12 etichette Chianti Classico, di cui la metà sono frutto della Gran Selezione.

I mercati confermano l’interesse verso il #vino italiano, come confermato dall’Osservatorio del #vino (Unione italiana Vini) nel loro rapporto di fine ottobre, e la critica premia la qualità dei vini Chianti Classico, frutto del connubio unico tra un territorio vocato e suoi custodi, i produttori del Gallo Nero.