Cookie Consent by Free Privacy Policy website Nel cuore di Asolo, un vigneto ritrovato
ottobre 09, 2017 - Montelvini

Nel cuore di Asolo, un vigneto ritrovato

Un progetto che racconta un legame speciale, quello tra Montelvini e #asolo. Un impegno dedicato alla “Città dei centro orizzonti”, simbolo di cultura, storia e bellezza, cuore della denominazione #prosecco Superiore #asolo Docg. Da queste premesse ha preso forma il progetto “Nel cuore di #asolo, un vigneto ritrovato”, la nuova sfida che Montelvini ha presentato ufficialmente sabato 7 ottobre nella sede del Comune di Asolo. Nella splendida Sala Consiliare, e alla presenza del Sindaco #mauromigliorini che ha voluto testimoniare il proprio supporto, Alberto Serena, A.D. Montelvini, ha illustrato l’ambizioso progetto di recupero di un piccolo appezzamento vitato posizionato nel centro storico della città.  

Un territorio dove l’uva è parte integrante del paesaggio da oltre due secoli, da quando la nobile famiglia Contarini, alla fine del 1600, possedeva questi terreni e fece edificare quella che oggi è conosciuta come “Villa degli Armeni”. È infatti su #villacontarini, sul celebre giardino all’italiana di #villademattia, che si affaccia il “Vigneto ritrovato”, sorta di Cru di mezzo ettaro in cui, grazie all’impegno di Montelvini, si lavorerà al recupero del genoma della pianta originale, per andare ancor più a fondo, alle radici della storia e del cuore  del #prosecco Superiore e dell’Asolo Docg.

Una denominazione  di cui la #cantina di #venegazzusi fa portavoce del mondo, poiché è in queste terre che, da oltre 135 anni,  la famiglia Serena è impegnata nella produzione di vini d’eccellenza, con l’obiettivo di promuovere la qualità di un territorio unico nel panorama enologico italiano. L’Asolo Docg è infatti l’unica denominazione del #prosecco che può vantare nel disciplinare la versione #extrabrut, poiché solo qui il terreno e il microclima regalano al #vino struttura e salinità uniche. Una tipologia nella quale Montelvini crede da sempre e che oggi interpreta il più alto concetto di qualità della #cantina.

Lo spirito del progetto di recupero firmato Montelvini appare chiaro fin dal titolo “Nel cuore di #asolo, un vigneto ritrovato”, che vuole esprimere anzitutto il senso di appartenenza al territorio e lo stretto legame con #asolo. L’impegno di Montelvini si fonde, dunque, con la consapevolezza che questo spazio urbano verde, incastonato tra natura e città,appartiene prima di tutto ad #asolo, alla sua storia, alla sua bellezza. In questo senso, il vigneto a pochi passi dalle antiche mura cittadine è un giardino dal valore inestimabile, che sarà “ritrovato” per divenire patrimonio di tutti.

L’intera filosofia del progetto è guidata dal desiderio di approcciare al recupero di questa antica vigna con grande delicatezza, attenzione, ascolto, pensiero,con uno sguardo moderno che valorizzi il passato. La rivalorizzazione coinvolgerà infatti uno spazio strettamente connesso con la vita delle persone, la storia della città, il paesaggio. Da qui l’esigenza di creare un gruppo di lavoro multidisciplinare, capace di realizzare un progetto così ambizioso. Alla presentazione hanno infatti preso la parola: arch. #adrianomarangon di MADE associati, studio di architettura e paesaggio; dott.ssa #elisaangelini del CREA – VIT Centro di ricerca per la viticoltura di Conegliano; il prof. #manliobrusatin, architetto, docente universitario e storico del territorio; #davidegenovese dello studio associato Progetto Natura; #marcopavan, documentarista. Un pool di professionisti che, ognuno con la propria competenza, ha spiegato ai presenti come avverrà il recupero di questo lembo di #asolo, un angolo in cui storia, cultura enologica, architettura e paesaggio si incrociano da secoli.

Un racconto unico e sorprendente, un progetto che oggi ha ufficialmente preso il via con un brindisi inaugurale proprio in quel “Vigneto ritrovato” che tornerà finalmente ad essere il simbolo tangibile di un’alleanza tra uomo e terra, quell’antico ed ancestrale legame che Montelvini esprime con il motto “Alleati in vigna”.

Il recupero in dettaglio:

L’iniziativa “Vigneto ritrovato” è partita dalla precisa volontà della famiglia Serena di effettuare un recupero che mettesse in evidenza la “natura storico-urbana” di questo terreno, incastonato in uno dei luoghi più belli di #asolo. Il progetto ha perciò dovuto necessariamente ampliare il proprio raggio d’azione, considerando questo terreno non solamentedal punto di vista della produzione enologica ma interpretandolo come spazio “culturale”, in continuo dialogo con la storia e il paesaggio circostanti. 

Il “Vigneto ritrovato” si trova infatti in strettorapporto con la scenografica architettura del “Fresco” di #villacontarini, meglio conosciuta come “Villa degli Armeni”, ed il monumentale giardino all’italiana di #villademattia, che sul vigneto si affaccia.  

Un luogo magico, che testimonia ed evidenzia il rapporto privilegiato che l’uomo ha sempre avuto con la terra: da quando, con i suoi frutti, eraunsemplice mezzo di sopravvivenza, fino a che si è tramutata nel tramite di un’esperienza interiore e di godimento estetico, in cui le azionidi cura e mantenimentosono divenutielementi emozionali.  

Una relazione che, nei secoli, ha plasmato la natura, disegnando territori e paesaggi. Un equilibrio tra azioni umane ed ambiente di cui il “Vigneto ritrovato” è la perfetta sintesi, un progetto il cui valore aggiunto è l’attuazione di un recupero paesaggistico basato non solo su parametri estetici o produttivi, ma legato ad una funzionalità sociale. Un vero e proprio contributo al miglioramento della vita della comunità che lo abita e lo abiterà.

Maggiori informazioni nel comunicato stampa da scaricare

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