Domani al Palazzo della Gran Guardia l’evento con i 104 top producer italiani selezionati da Wine Spectator. Inaugurazione con: Maurizio Martina, ministro delle Politiche agricole; Phil Hogan, commissario europeo per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale; Flavio Tosi, sindaco di #verona; Robert Yang, presidente e AD di 1919; Maurizio Danese, presidente #veronafiere e Giovanni Mantovani, direttore generale #veronafiere. #verona, 7 aprile 2017 - La Cina punta dritto verso Vinitaly e per la sesta edizione di OperaWine, in programma domani al Palazzo della Gran Guardia di #verona, apre la ‘Via della seta’ per il #vino italiano. E’ questo il focus dell’evento, che anticipa di un giorno l’apertura del Salone internazionale del #vino e dei distillati, dedicato ai 104 top producer italiani selezionati da Wine Spectator. E se per il #vino Made in Italy la Cina rappresenta ancora un mercato-sfida con una quota del 5,6%, le nostre esportazioni nel 2016 fanno registrare un principio di inversione di tendenza con una crescita a valore che sfiora il 33% per oltre 120milioni di euro. Un dato che esprime il potenziale di crescita per l’export italiano di #vino e su cui Vinitaly e Vinitaly International stanno concentrando le azioni di sviluppo e promozione, a favore dell’intera filiera del Paese, intercettando i player strategici della domanda, come “1919”. Il più grande operatore cinese della distribuzione online e offline (più di 1.000 negozi in tutte le province) sarà infatti presente anche a OperaWine con una delegazione guidata dal presidente e ad Robert Yang e Andrew Tan, general manager 1919, oltre a circa 40 buyer asiatici specificamente selezionati dal programma di incoming #veronafiere e ICE-Agenzia per il grand tasting con i produttori top. Ad OperaWine ‘la via della seta’ per il #vino italiano passa anche dall’Europa. L’evento infatti sarà inaugurato da Phil Hogan, Commissario europeo all’Agricoltura e allo sviluppo rurale accompagnato dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina.
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