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ottobre 16, 2015 - Dolomiti Supersummer

Estate 2015: le tessere Dolomiti Supersummer raddoppiano

La quantità di tessere #dolomitisupersummer vendute segna un più 100 per cento rispetto all’estate 2014, mentre le vendite delle tessere di valle (valevoli in una specifica zona dolomitica) aumentano del 10 per cento. Montagna attiva, libertà di scelta e moltiplicazione dell’offerta conquistano sempre più visitatori: giovani e famiglie con bambini in primis. Un circolo virtuoso che porta a crescere sempre più.

Il numero delle card vendute dal #dolomitisupersummer sfiora il più cento per cento nel confronto con il 2014 e aumentano di circa il 10 per cento le tessere di valle vendute nei singoli circuiti. È questo il dato che, più di ogni altro, dà il metro di una montagna d’estate che cresce a velocità da record in offerta, innovazione e appeal verso i visitatori.

A rendere noto il balzo in avanti è lo stesso Dolomiti SuperSummer, la versione estiva del Dolomiti Superski che riunisce 100 impianti nelle 12 valli Patrimonio Mondiale dell’Unesco e permette di arrivare in vetta utilizzando una sola, pratica card valida per ognuno di essi.

“È un risultato doppiamente positivo – spiega Andy Varallo, presidente del Dolomiti SuperSummer-. Dimostra che la strategia degli ultimi anni - la vacanza attiva nelle Dolomiti - è esattamente in linea con la sensibilità dei visitatori. Nello stesso tempo, la crescita sia del circuito #dolomitisupersummer che delle vendite nelle singole realtà di valle conferma che arricchire la possibilità di scelta non crea concorrenza ma, al contrario, amplia sempre più il bacino degli utenti”.

In sintesi i dati ci dicono che, maggiore è l’offerta, maggiore è la crescita. Per tutti”.

Una massima che si è rivelata vera su due fronti: sia le diverse tipologie di biglietto agli impianti, che vogliono offrire quanta più flessibilità possibile, sia le sempre più numerose attività disponibili una volta giunti in vetta si adattano, ormai, a un’idea di vacanza completamente personalizzata.

La scelta strategica che ha trasformato le Dolomiti d’estate nella meta più innovativa del panorama turistico, infatti, fonda le sue radici nella varietà pressoché inesauribile dell’offerta: sport a tutti i livelli, natura e storia declinati in maniera originale in ognuna delle valli dolomitiche grazie a percorsi tematici, tracciati per escursioni, attività bike, e-bike, running, enogastronomia, cultura, attività per famiglie e percorsi didattici, geologia, relax e tradizioni locali.

Una svolta che risponde al crescente desiderio di libertà di scelta e vacanza esperenziale e che permette di offrire le tantissime sfumature del patrimonio dolomitico a un target di visitatori sempre più vasto.

“Grazie alle nuove attività – conferma Varallo -  il bacino dei visitatori che possiamo raggiungere aumenta di anno in anno mentre diminuisce l’età media e si alza il grado di coinvolgimento e partecipazione. Sempre più giovani e famiglie con bimbi scelgono la montagna come meta estiva: sia perché è sempre più facile arrivare in vetta sia perché aumentano le opzioni per costruire una vacanza assolutamente personalizzata”.

Attualmente il 17 per cento dei visitatori italiani sceglie la montagna come meta estiva. Una dato che sale al 23 per cento in Germania e che continua a crescere, soprattutto nelle fasce di età più giovani.

“Cambiando il pubblico, cambia anche il modo di raccontarsi. Nel 2015 il #dolomitisupersummer ha incentivato le APT e Consorzi Turistici a promuovere l’alta quota in maniera creativa e al passo con i tempi”.

Punta di diamante è stato il Video Contest CaptureYourThrills: un percorso iniziato al Trento Film Festival di maggio che ha portato le valli a promuovere l’emozione delle Dolomiti in brevi video improntati al racconto e alla condivisione.

Nei due mesi dal lancio, Reach e interazioni sulla pagina FB del #dolomitisupersummer legate al Video Contest hanno superato la soglia delle 130mila mentre le visite al sito del DSS sono aumentato nel 27 per cento su base annuale. Ma l’obiettivo di lungo corso è di più ampio respiro: non comunicare ai visitatori, ma far sì che diventino loro stessi i soggetti del raccontare, postando a loro volta video e immagini che entrino a far parte del patrimonio delle Dolomiti.

“Si capisce che un simile fermento – conclude Varallo – premia l’impegno profuso dalle società che gestiscono gli impianti di risalita e conferma che la strada intrapresa dalla Dolomiti d’estate è quella giusta. E’ questo il circolo virtuoso che porta le Dolomiti a crescere, aumentando continuamente l’offerta, l’innovazione e il raggio dell’offerta estiva e delle persone che la scelgono per le loro vacanze”.

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